Nell'ambito di un'importante revisione fiscale, la Turchia si prepara a introdurre nuove tasse, tra cui una "transaction tax" dello 0,03% sul trading di criptovalute. La mossa mira ad affrontare il deficit di bilancio del Paese causato dai terremoti del 2023 e propone un cambiamento di approccio alla regolamentazione delle transazioni finanziarie.

Secondo un articolo di Bloomberg, che ha citato le modifiche proposte, l'imposizione di una "transaction tax" sul trading di criptovalute potrebbe rappresentare una manna significativa per le difficili condizioni economiche:

"Il ministero sta valutando l'introduzione di una "transaction tax" dello 0,03% sul trading di criptovalute, che è diventato popolare tra gli investitori turchi retail che cercano una copertura contro la debolezza della lira e l'inflazione dilagante. Secondo le proiezioni ufficiali, la mossa porterebbe 3,7 miliardi di lire all'anno".

Riforma fiscale da 7 miliardi di dollari

Le riforme fiscali proposte dal governo turco dovrebbero generare 226 miliardi di lire (7 miliardi di dollari), pari a circa lo 0,7% del prodotto interno lordo del Paese. Il Ministero del Tesoro e delle Finanze, guidato da Mehmet Simsek, ha redatto una bozza di legge che sarà discussa dal Parlamento entro la fine di Giugno.

La tassa sulle transazioni dello 0,03% mira a sfruttare la crescente popolarità del crypto trading tra gli investitori turchi che cercano di coprirsi dall'inflazione e dal deprezzamento della valuta.

La riforma segnerebbe il più grande cambiamento fiscale in Turchia degli ultimi due decenni.

Turchia: inversione di rotta sulle tasse

Nonostante in passato avesse negato di voler tassare i guadagni derivanti da crypto e azioni, il governo turco sta considerando di applicare tasse sulle transazioni per garantire una regolamentazione finanziaria completa. Il 5 Giugno, Simsek ha dichiarato che la Turchia mira a "non lasciare alcuna area non tassata al fine di fornire giustizia ed efficacia nella tassazione".

I piani di tassazione su crypto e azioni, precedentemente accantonati, erano accompagnati da una piccola avvertenza, ovvero l'ipotesi di imporre tasse sulle transazioni "molto limitate". 

Ancora una volta, verso la breccia

Si prevede che il partito al governo del Presidente Recep Tayyip Erdogan, che detiene la maggioranza parlamentare, approverà la proposta di legge e applicherà la nuova tassa sulle transazioni dello 0,03%. Tuttavia, i precedenti tentativi di approvare le tasse sulle transazioni hanno subito notevoli contraccolpi, e si prevede che anche in questo caso si verificherà una contesa politica.