La Financial Conduct Authority (FCA) del Regno Unito ha raddoppiato il numero di aziende indagate per aver condotto operazioni non autorizzate nel settore delle criptovalute: attualmente l'organo di regolamentazione ha infatti messo gli occhi su 50 entità "sospettate" di aver offerto servizi di natura finanziaria senza consenso.

Tale cifra è più che raddoppiata rispetto a quanto riportato dalla stessa FCA a maggio di quest'anno. Andrew Jacobs, collaboratore della società di consulenza Moore Stephens, ha spiegato che il crollo dei mercati delle criptovalute ha indirettamente esercitato maggiori pressioni sulla FCA.

"La grosse somme perse, a causa della contrazione dei mercati delle criptovalute di quest'anno, hanno innescato un'ondata di lamentele verso la FCA", ha affermato l'uomo. Ha poi aggiunto:

"Ora che i prezzi sono crollati, è probabile che le frodi verranno allo scoperto, e la FCA dovrà sostenere una forte pressione per assicurare che il mercato possa operare in maniera giusta e trasparente".

La scorsa settimana la FCA ha svelato che potrebbe mettere al bando i derivati basati su criptovalute. Durante la conferenza "The Regulation of Cryptocurrencies", tenutasi recentemente a Londra, il Direttore della FCA Christopher Woolard aveva infatti dichiarato:

"Temiamo che ai consumatori vengano venduti prodotti derivati ​​complessi e volatili, spesso con leva finanziaria, basati su token il cui mercato sottostante presenta problemi d'integrità".

Secondo il portale d'informazione Reuters, i recenti ribassi potrebbero invece alleviare le pressioni sugli organi di regolamentazione britannici. Funzionari del governo e rappresentati della FCA hanno infatti svelato che sfrutteranno il crollo del mercato per affinare il delicato equilibrio fra protezione degli investitori e stimolo dell'innovazione finanziaria.

A tal proposito Gillian Dorner, Vicedirettore per i Servizi Finanziari della FCA, ha affermato:

"Vogliamo prendere tutto il tempo necessario per studiare il settore in maniera più approfondita, e assicurare l'adozione di un approccio adeguato".