La Financial Conduct Authority (FCA), l'organo di regolamentazione finanziaria del Regno Unito, ha svelato di star ancora indagando su 18 aziende per il loro utilizzo di monete digitali.

Secondo quanto recentemente riportato dal portale d'informazione Telegraph, la FCA avrebbe chiuso la maggior parte delle proprie indagini nel settore delle criptovalute già a maggio di quest'anno. Su un numero complessiva di 67 inchieste, 49 si sono concluse con l'emissione di un avvertimento ufficiale o l'ammissione della mancanza di prove a supporto delle accuse.

Ma a causa della natura stessa di tali indagini, in continua evoluzione, l'organo di regolamentazione ha preferito non divulgare informazioni identificative sui rimanenti 18 soggetti sotto inchiesta.

Attualmente la posizione del Regno Unito nei confronti delle criptovalute rimane incerta. Il desiderio di numerosi legislatori di regolamentare l'industria in maniera dura e intransigente si scontra infatti con l'opposizione da parte di individui e aziende operanti in questo settore.

Ad ottobre di quest'anno, la British Business Federation Authority (BBFA) ha pubblicato un resoconto nel quale veniva spiegato che "avere delle cattive regolamentazioni è peggio che non averne affatto", criticando l'approccio "brusco" adottato dal governo britannico.