Uniswap, l’exchange decentralizzato più grande del mondo, ha concluso la sua prima riunione comunitaria volta principalmente a discutere la direzione da prendere dopo il termine dello yield farming di UNI previsto per il 17 novembre.

Tuttavia, l’incontro non ha prodotto una chiara strategia per il futuro di Uniswapnessuna proposta è stata inoltrata per estendere il farming di UNI o lanciare nuove pool, quindi la prossima settimana potrebbe portare una notevole volatilità nel settore.

Dal 17 settembre Uniswap gestisce quattro pool di liquidità basate su ETH, con la distribuzione in ciascuna di 583.333 UNI a settimana. L’iniezione collaterale per oltre 2,4 miliardi di dollari ha spinto il DEX in cima alla lista della DeFi in termini di valore totale bloccato. ma questi incentivi stanno per volgere al termine.

La paura tra i possessori di UNI è che il suo prezzo potrebbe crollare nel breve termine se gli utenti reclamassero la liquidità e vendessero i token così ottenuti. Nel lungo termine la riduzione di nuovi UNI potrebbe aiutare il prezzo, che negli ultimi giorni ha tracciato una leggera ripresa conclusa sopra i 3$.

Inoltre, molti temono che fino a 1,1 miliardi di dollari in ETH possano essere prelevati da queste quattro pool e venduti o reinvestiti in protocolli con incentivi maggiori. Il prezzo di ETH è aumentato all’apertura del farming di UNI, quindi potrebbe verificarsi l’opposto alla sua conclusione:

“Il 17 novembre, il farming di $UNI si concluderà. Al momento circa 2,3 miliardi di dollari in fondi sono impiegati nel farming di UNI, con $ETH come token di riferimento. Quindi, attualmente ci sono circa 1,1 miliardi di ETH bloccati che stanno per essere rimessi in libertà. Dove credi che andranno?”

La riunione comunitaria è stata organizzata da “Monet Supply,” un membro del team di Uniswap. L’incontro è iniziato con un riassunto dei recenti problemi di governance ma la discussione è passata rapidamente al tema cruciale del passo successivo in seguito al termine del liquidity mining martedì:

Il podcaster crypto Matt Aaron ha chiesto chiarimenti sulle discussioni interne relative a questa data per impedire un altro “vampire attack” simile all’incidente SushiSwap, in cui un clone ha offerto grandi incentivi per risucchiare liquidità da Uniswap. Aaron si è detto preoccupato per la fuoriuscita di liquidità dal protocollo e ha interrogato il team sui modi con cui incentiverà gli utenti a rimanere una volta esaurite le ricompense.

Matteo Liebowitz, head of strategy di Uniswap, non ha fornito dettagli in merito, ma ha aggiunto:

“Qualsiasi decisione relativa al liquidity mining deve essere presa dai membri della comunità, non dal team di Uniswap.”

Durante la riunione, 0xMaki di SushiSwap ha spiegato che avere una ricompensa o un incentivo per la liquidità sulla piattaforma significa che qualcuno deve pagarlo, in questo caso i possessori di token UNI.

“Osservando le statistiche sui DEX, Uniswap è al primo posto per il numero di trader, e sono pronto a scommettere che questo non ha nulla a che fare con il programma di liquidity mining.”

Proseguendo, ha aggiunto che non vede alcuna minaccia da altri protocolli che cercano di sovvenzionare il proprio sistema per ottenere un vantaggio.

Una volta compreso che non ci sarebbero state risposte definitive sulla questione del liquidity farming, la discussione è passata al più veloce Uniswap v3 sul layer-2 di Ethereum e alle integrazioni. Anche in questo caso Liebowitz non ha rivelato nulla quando interrogato, affermando di essere solo un osservatore.

La chat che ha accompagnato la videochiamata ha discusso nuove potenziali pool di liquidità, senza però arrivare a risposte conclusive su ciò che accadrà in seguito alla chiusura delle quattro farm contenenti oltre 2,4 miliardi di dollari.

In uno sviluppo concreto affiorato nelle ultime 24 ore, sembra che il general counsel di Protocol Labs, Marvin Ammori, si sia unito a Uniswap per ricoprire il ruolo di chief legal officer.  Uno degli esperti legali di più alto profilo nel settore, ha fatto da consulente all’ex presidente Obama sulla net neutrality e anche al programma televisivo Silicon Valley.

Diverse questioni legali sono state discusse nella riunione comunitaria, e ora sembra che Uniswap abbia l’uomo giusto per questo lavoro.