Partecipare alla conferenza sulle criptovalute che si terrà a febbraio i Corea del Nord potrebbe costituire una violazione delle sanzioni internazionali, hanno annunciato le Nazioni Unite.

L'annuncio segue la condanna di Virgil Griffith, ricercatore della Ethereum Foundation, accusato di cospirazione per aver violato l'International Emergency Economic Powers Act.

Nell'aprile dello scorso anno, Griffith si era recato in Corea del Nord per partecipare alla prima conferenza sulle criptovalute e la tecnologie blockchain del Paese. Il governo degli Stati Uniti sostiene che la presenza di Griffith all'evento possa aver aiutato la Corea del Nord ad aggirare le sanzioni internazionali grazie all'utilizzo di monete digitali.

L'accusa sostiene inoltre che Griffith abbia incoraggiato altri cittadini statunitensi a prendere parte alla conferenza che si terrà il mese prossimo. Sul sito web dedicato all'evento viene spiegato che chiunque può partecipare, ad eccezione di individui provenienti da Corea del Sud, Giappone e Israele. L'annuncio sottolinea inoltre che i passaporti dei visitatori non verranno timbrati:

"Forniremo un visto cartaceo non legato al passaporto, e quindi non ci saranno prove del vostro ingresso nel Paese. Inoltre la vostra partecipazione non verrà mai rivelata da parte nostra, a meno che non decidiate voi stessi di rendere pubblica la notizia."

"Non andate", mettono in guardia gli esperti

La Corea del Nord è soggetta alle sanzioni delle Nazioni Unite sin dal 2006, a causa dei suoi molteplici programmi relativi a missili balistici e nucleari. Tra le altre cose, il divieto dell'ONU impedisce l'ingresso nel Paese di "transazioni finanziarie, formazione tecnica, consulenza, servizi o assistenza" in quanto simili aiuti potrebbero essere sfruttati per migliorare i programmi missilistici o eludere le sanzioni.

Per tale motivo, "discussioni esplicite sull'uso di criptovalute per aggirare le sanzioni o riciclare denaro" rappresentano una chiara violazione dei divieti sopracitati.

Pare che questo mese Lazarus, un gruppo di hacker affiliato alla Corea del Nord, abbia lanciato nuovi malware per il furto di criptovalute. Già da parecchio tempo Lazarus prende di mira gli utilizzatori di monete digitali: tra il 2017 e il 2018, gli hacker hanno rubato oltre mezzo miliardo di dollari.