Il gestore di pagamenti in criptovalute e operatore di exchange Uphold ha chiarito formalmente che per il momento non rimuoverà XRP dalla propria piattaforma. In un annuncio rilasciato lunedì, Uphold ha affermato che attenderà fino alla risoluzione dell’azione legale presentata dalla Securities and Exchange Commission statunitense:

“Uphold ha deciso di mantenere il listing di XRP fino a quando e a meno che la Denuncia della SEC venga giudicata a favore della SEC e XRP venga definito una security (oppure finché il volume diminuisce al punto da non poter più supportare XRP).”

L’exchange ha fatto notare che per il momento l’azione legale contro Ripple e i suoi dirigenti è soltanto un accusa, nessun tribunale statunitense ha formalmente definito XRP una security. “Ci auguriamo che altri exchange adottino una posizione simile invece di affrettare conclusioni prima della decisione della Corte,” spiega l’annuncio.

Inoltre, la piattaforma ha messo in discussione la pesante azione della SEC contro Ripple, che ha causato un forte crollo per il prezzo di XRP. Il token ha perso oltre il 50% del suo valore dalla diffusione delle voci sulla causa, scivolando da circa 0,57$ a 0,23$ al momento della stesura.

Le perdite sono state notevolmente aggravate da una serie di annunci relativi al delisting di XRP da parte dei principali exchange, prima Bitstamp, poi Coinbase, Binance.US e eToro. Anche grandi hedge fund e fornitori di servizi istituzionali come Bitwise e Genesis Trading hanno sospeso il supporto per l’asset.

I delisting sono stati considerati perlopiù una misura precauzionale per proteggersi dal rischio normativo. L’azione legale è ancora nelle sue primissime fasi, con un’udienza preliminare virtuale pianificata per il 22 febbraio.

Nel frattempo, Ripple ha promesso di difendersi dalla SEC. Allo stesso modo, diversi membri della comunità stanno chiedendo supporto tramite petizioni e cause legali.