In data odierna la quota di riserve in Bitcoin (BTC) delle entità statunitensi ha raggiunto il massimo storico, con riserve superiori del 65% rispetto a quelle detenute da entità non statunitensi, secondo i dati di CryptoQuant.
Il rapporto tra le riserve di Bitcoin statunitensi e quelle offshore è salito da 1,24 di settembre 2024 ad un picco di 1,66 di dicembre, per attestarsi attualmente a 1,65.
Entità statunitensi in possesso del 65% in più di Bitcoin rispetto ad operatori offshore. Fonte: CryptoQuant
Ki Young Ju, CEO di CryptoQuant, ha illustrato che il sistema di misurazione confronta le partecipazioni in Bitcoin di entità statunitensi note – tra cui società come MicroStrategy, fondi negoziati in borsa (ETF) di Bitcoin spot, exchange, miner ed il governo statunitense – con quelle di entità offshore note.
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Domanda istituzionale alimenta rally di Bitcoin
L'aumento delle riserve di Bitcoin detenute dagli Stati Uniti coincide con l'aumento del prezzo di Bitcoin.
A settembre 2024, quando Bitcoin era scambiato a 60.000 dollari, le entità offshore detenevano la maggior parte delle riserve. A gennaio 2025, Bitcoin ha oltrepassato la soglia dei 100.000 dollari, raggiungendo un picco di 108.135 dollari, con il posizionamento delle riserve delle entità statunitensi a livelli record.
Tale posizione dominante è stata determinata da un maggiore interesse da parte delle istituzioni.
MicroStrategy, la più grande azienda detentrice di Bitcoin, ha svelato un nuovo acquisto di 1.070 BTC nel periodo compreso tra il 30 dicembre e il 31 dicembre 2024, ad un prezzo medio di 94.004 dollari per Bitcoin. L'acquisto di 101 milioni di dollari ha spinto il patrimonio totale di MicroStrategy a 447.470 BTC, per un valore di circa 28 miliardi di dollari ed il 2,1% di tutti i Bitcoin che mai esisteranno.
Come per gli acquisti precedenti, MicroStrategy ha utilizzato i proventi di una vendita di titoli convertibili per finanziare l'acquisizione. La strategia di acquisizione aggressiva della società sottolinea il crescente interesse per Bitcoin da parte delle istituzioni statunitensi.
Inoltre, gli ETF Bitcoin spot quotati negli Stati Uniti, lanciati a gennaio 2024, hanno registrato afflussi per 106,8 miliardi di dollari fino ad oggi, secondo i dati di Sosovalue. Gli ETF forniscono agli investitori istituzionali e retail un accesso regolamentato e semplificato all'esposizione a Bitcoin.
Correzioni di mercato
I margini di profitto non realizzati in Bitcoin si sono ridotti in seguito alla correzione dei prezzi in corso.
Dopo aver superato i 100.000 dollari, Bitcoin ha ritracciato a 93.000 dollari. Gli analisti considerano tale correzione salutare dopo il recente rally.
"I margini di profitto non realizzati dei trader on-chain sono diminuiti in modo significativo durante la correzione del prezzo di Bitcoin in corso. Ciò è salutare dopo il rally che ha portato l'asset al di sopra dei 100.000 dollari”, spiega Julio Moreno, head of research di CryptoQuant.
Nelle ultime 24 ore sono stati liquidati 521 milioni di dollari dal mercato delle criptovalute, di cui 345 milioni provenienti da posizioni long, secondo CoinGlass. Le liquidazioni sono state innescate dal ribasso a 92.500 dollari, provocato dai timori di un inasprimento della politica monetaria da parte della Federal Reserve per il 2025.
“Bitcoin ha ritracciato fino al livello di supporto di 95.000$ in seguito ai dati sull'occupazione statunitense più forti del previsto”, condividono gli analisti di QCP con Cointelegraph. "Le offerte di lavoro JOLTS sono salite a 8,1 milioni, superando le previsioni di 7,74 milioni. L'inaspettata forza del mercato del lavoro ha alimentato il sentiment di risk-off, innescando un declino degli asset di rischio con un'impennata dei rendimenti obbligazionari a lungo termine”.
Traduzione a cura di Walter Rizzo