Secondo quanto riferito, gli Stati Uniti sarebbero in fase di “trattative preliminari” con alcune aziende operanti nel settore dell'informatica quantistica al fine di fornire assistenza finanziaria al settore, citando interessi di sicurezza nazionale.
Stando a quanto riportato giovedì da Bloomberg, i funzionari del Dipartimento del Commercio stanno valutando la possibilità di investire nella tecnologia dei computer quantistici utilizzando i fondi stanziati per il CHIPS Act al fine di rimanere competitivi con la Cina.
Le fonti segnalano come il governo richieda qualcosa in cambio del finanziamento, che potrebbe includere una partecipazione azionaria nelle aziende.
Il governo statunitense ha offerto un accordo analogo al produttore di chip Intel ad agosto 2025, assumendo una partecipazione del 10% nella società, informa CNBC. Tuttavia, alcuni analisti esprimono critiche nei confronti di tali accordi.
Le politiche commerciali protezionistiche del presidente Donald Trump e gli investimenti nel settore privato stanno orientando gli Stati Uniti verso un'economia pianificata centralmente, sostiene l'economista e investitore Peter Schiff su X, sottolineando che dovrebbe essere il libero mercato a dettare le modalità di allocazione dei fondi.
I computer quantistici potrebbero compromettere gli attuali standard di crittografia alla base delle criptovalute e della protezione dei dati in ambito bancario, medico e militare, spingendo il settore crypto a individuare soluzioni crittografiche post-quantistiche.
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La supremazia quantistica rappresenta una minaccia esistenziale per le criptovalute, ma gli esperti discutono sulla tempistica
Gli esperti continuano a discutere su quando avverrà il “Q-Day”, ovvero il momento in cui un computer quantistico sufficientemente potente riuscirà a violare gli attuali standard di crittografia, con alcuni che prevedono che i computer quantistici potrebbero diventare una minaccia entro cinque-dieci anni.
Tuttavia, taluni sostengono che la minaccia alla crittografia da parte dei computer quantistici sia già emersa attraverso tecniche di tipo “raccogli ora, decrittografa dopo”.
Ciò implica che un soggetto malintenzionato potrebbe compilare le chiavi pubbliche e archiviare i dati fino allo sviluppo di un computer quantistico sufficientemente potente, per poi ricavare la chiave privata dalla chiave pubblica.
David Carvalho, CEO di Naoris Protocol, azienda specializzata in infrastrutture di sicurezza informatica post-quantistica e decentralizzata, si è rivolto a Cointelegraph affermando che la persona media “non si accorgerebbe nemmeno” dell'operatività di un potente computer quantistico. “Quando si pensa di assistere alla comparsa di un computer quantistico, in realtà è già operativo da mesi”, spiega.