Secondo un funzionario della Fed, la Federal Reserve degli Stati Uniti creerà un "team specializzato di esperti" per seguire gli sviluppi del settore delle criptovalute, in seguito alle preoccupazioni della banca centrale per le stablecoin "non regolamentate".

Parlando al Peterson Institute for International Economics tenutosi a Washington il 9 Marzo, il Vicepresidente per la Supervisione Michael Barr ha ammesso che le criptovalute potrebbero avere un "effetto di trasformazione" sul sistema finanziario, aggiungendo però che "i benefici dell'innovazione possono essere realizzati solo se vengono posti dei guardrail appropriati".

Secondo Barr, il nuovo team per le criptovalute aiuterà la Federal Reserve a "imparare dai nuovi sviluppi e ad assicurarsi di essere al passo con l'innovazione nel settore". Ha aggiunto:

"L'innovazione arriva sempre rapidamente, ma ci vuole tempo perché i consumatori si rendano conto che potrebbero sia guadagnare che perdere denaro con i nuovi strumenti finanziari".

Inoltre, Barr ha sottolineato che la regolamentazione deve essere un "processo deliberativo" per garantire il raggiungimento di un equilibrio tra una regolamentazione eccessiva che "soffocherà l'innovazione" e una regolamentazione insufficiente che "permetterà di danneggiare in modo sostanziale le famiglie e il sistema finanziario".

Una sottosezione delle criptovalute che Barr ha evidenziato come fonte di preoccupazione è quella delle stablecoin.

Secondo Barr, gli asset a supporto di molte stablecoin in circolazione sono illiquidi, il che significa che può essere difficile liquidarli per denaro contante in caso di necessità:

"Questo disallineamento tra valore e liquidità è la ricetta per una classica bank run".

Egli ritiene che, se non regolamentata dalla Fed, l'adozione diffusa delle stablecoin potrebbe mettere a rischio le famiglie, le imprese e l'economia in generale.

Caitlin Long, CEO di Custodia Bank — sempre respinta dall'ingresso nel Federal Reserve System — ha sottolineato l'ironia delle dichiarazioni di Barr, dal momento che ritiene che Silvergate Bank sia crollata a causa di problemi di liquidità derivanti da una bank run.

UM, NON ERA LA FED IL REGOLATORE DI #Silvergate? ‍♀️
"Le banche che regoliamo, al contrario, sono ben protette dalle corse agli sportelli grazie a una robusta serie di requisiti di vigilanza".
Il vicepresidente per la supervisione, Michael Barr, ha parlato questa mattina(!).
h/t @ByKyleCampbell https://t.co/7UsHDKfiaC

— Caitlin Long ⚡️ (@CaitlinLong_) March 9, 2023

Long ha anche sottolineato gli attuali problemi della Silicon Valley Bank, le cui azioni sono crollate a seguito di un aggiornamento finanziario dell'8 Marzo che ha rivelato la vendita di 21 miliardi di dollari di partecipazioni con una perdita di 1,8 miliardi di dollari, facendo temere che sia stata costretta a vendere per liberare capitale.

Ricordiamo che, proprio mentre si scatenava il panico nella Silicon Valley, il Vicepresidente per la Supervisione Barr ha dichiarato in un discorso: "Le banche che regoliamo, al contrario, sono ben protette dalle corse agli sportelli grazie a una robusta serie di requisiti di vigilanza". https://t.co/FpPl2Qlk7x

— Caitlin Long ⚡️ (@CaitlinLong_) March 10, 2023