Axon Enterprise, importante produttore di dispositivi tecnologici per le forze dell'ordine degli Stati Uniti, sta valutando nuove tecniche di tracciamento dei dati, compresa la blockchain, per le proprie body camera.
Tracciare la provenienza dei video
Come recentemente riportato da Reuters, sono stati i timori espressi sia dal pubblico che dal governo statunitense riguardo alla diffusione dei video "deepfake" ad alimentare l'interesse di Axon verso le tecnologie emergenti. Grazie all'utilizzo di particolari tipologie di intelligenza artificiale, le tecniche deepfake consentono di produrre filmati sintetici in alcuni casi del tutto indistinguibili dalla realtà.
La paura è che questi video possano essere adoperati per accusare individui di crimini che non hanno in realtà commesso: un problema ovviamente parecchio grave per le forze dell'ordine che indossano body camera. Axon pianifica pertanto di utilizzare la blockchain per verificare l'autenticità dei filmati forniti dalla polizia.
Nelle sue telecamere di nuova generazione Axon includerà una speciale firma digitale, che permetterà di tracciare la provenienza dei video. A tal proposito, un rappresentante della compagnia ha dichiarato:
"Axon riconosce la minaccia rappresentata dai 'deepfake', che possono incrementare la sfiducia del pubblico riguardo all'integrità di qualsiasi video, compresi quelli filmati con body camera."
Il futuro di blockchain e IA
Blockchain e intelligenza artificiale sono due tecnologie già ampiamente adoperate da numerose aziende per migliorare processi e prodotti interni. A livello governativo, l'Unione Europea ha recentemente incrementato la quantità di dati che possono essere riutilizzati come materia prima per progetti di IA e blockchain. Alexandru Petrescu, Ministro rumeno delle Comunicazioni, ha dichiarato:
"Queste nuove norme sono un vero fattore abilitante per l'intelligenza artificiale, e aiuteranno l'Europa a diventare un leader mondiale in questo importante settore. Rafforzeranno l'industria digitale dell'UE, in particolare le piccole imprese e le start-up, che altrimenti non avrebbero accesso a tutti i dati di cui hanno bisogno per innovare ed espandersi."