Brian Armstrong, CEO di Coinbase, riferisce come i piani del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump per le crypto stiano ormai dominando le conversazioni non solo tra i dirigenti dell'industria, ma anche nell'ambito del più ampio mercato finanziario.
“Fondamentalmente ogni conversazione che ho avuto con i principali leader di mercato era incentrata su ciò che l'amministrazione Trump intende fare sul mercato crypto”, sostiene Armstrong in un post del 24 gennaio che raccoglie le sue riflessioni sul periodo trascorso al World Economic Forum di Davos, conclusosi il 24 gennaio.
“Il Presidente Trump sta costringendo tutti ad alzare il tiro”, dichiara Armstrong.

I leader del mercato crypto intendono rimanere all'avanguardia

Armstrong aggiunge che tutti sono curiosi di capire “come evitare di essere lasciati indietro”.

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Brian Armstrong interviene in un panel del World Economic Forum. Fonte: Brian Armstrong

La dichiarazione giunge dopo la promessa di Trump di rendere gli Stati Uniti la capitale mondiale dell'intelligenza artificiale e delle crypto in occasione dell'incontro annuale del WEF, una delle sue prime apparizioni pubbliche dal suo insediamento il 20 gennaio.
Armstrong afferma che, insieme a Trump, il Presidente argentino Javier Milei ed il Presidente di El Salvador Nayib Bukele “capiscono che i mercati liberi sono catalizzatori di prosperità”.
“Il socialismo è in via di estinzione”, sostiene.
Armstrong cita la riserva strategica in Bitcoin come esempio di uno dei piani ipotizzati da Trump. Tuttavia, l'ultimo ordine esecutivo di Trump di formare un gruppo di lavoro sui mercati degli asset digitali ha scatenato la speculazione che anche altre criptovalute potrebbero essere prese in considerazione.
Sebbene gli investitori in Bitcoin (BTC) speravano in uno specifico ordine per la riserva in Bitcoin, il documento riferisce di voler “valutare la creazione di una scorta strategica nazionale di asset digitali”. 

Le istituzioni finanziarie stanno “accelerando” gli investimenti in crypto

Parallelamente, Armstrong sottolinea come le istituzioni finanziarie, come le banche, i gestori patrimoniali e le società di servizi di pagamento, si siano espresse chiaramente in merito ad una “accelerazione degli investimenti nelle crypto”.

“Ci saranno più operatori e concorrenza che mai nel settore crypto, e noi daremo loro il benvenuto. Occorre che le crypto aggiornino l'intero sistema finanziario globale per apportare tali benefici a tutti”.

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Contestualmente al WEF, altri dirigenti della finanza tradizionale hanno espresso interesse per il Bitcoin, ma hanno anche affermato che, dal punto di vista normativo, non è cambiato molto in merito alle limitazioni che le banche si trovano ad affrontare nell'utilizzo di Bitcoin.
L'amministratore delegato di Goldman Sachs, David Solomon, ha dichiarato che “al momento, dal punto di vista normativo, non possiamo possedere, non possiamo presidiare, non possiamo essere coinvolti in alcun modo con Bitcoin”.
Lo stesso Solomon ha definito Bitcoin un “interessante asset speculativo”.

Traduzione a cura di Walter Rizzo