Andrew Yang, candidato alle elezioni presidenziali statunitensi del 2020, ha sottolineato la necessità di introdurre regolamentazioni chiare per gli asset digitali: si tratta infatti di uno dei punti fondamentali della propria campagna elettorale.
In particolare, Yang spiega che il governo è risultato incapace di sviluppare una struttura normativa nazionale per il settore delle criptovalute, tanto che attualmente numerose giurisdizioni operano in maniera conflittuale. A suo parere è pertanto necessario definire come tali asset andrebbero gestiti, così che gli investitori possano ottenere facilmente informazioni chiare e certe:
"Dovremmo far comprendere a investitori, compagnie e individui gli scenari in cui si imbatteranno nel caso in cui decidano di supportare sviluppo e innovazione. Il potenziale della blockchain è estremamente vasto."
Yang afferma inoltre che i mercati delle criptovalute si evolvono molto velocemente, e spesso gli organi di regolamentazione non riescono a stare al passo: è questo il principale motivo che ha portato in certe giurisdizioni all'introduzione di normative contraddittorie. "Bisognerebbe creare linee guida chiare per il mondo degli asset digitali, così che business e individui possano investire in industrie innovative senza paura di improvvise variazioni legislative."
Questo mese, alcuni membri della House of Representatives hanno nuovamente introdotto il Token Taxonomy Act, che impedisce alle criptovalute di essere classificate come beni azionari. A tal proposito Darren Soto, uno dei principali promotori di questa proposta di legge, aveva commentato:
"È tempo che gli Stati Uniti si facciano finalmente avanti, ponendosi alla guida della tecnologia blockchain. Dopo mesi di pareri e contributi pubblici, il nostro Token Taxonomy Act e il Digital Taxonomy Act aggiungono norme e definizioni critiche, al fine di offrire certezze e dare vita ad un solido mercato degli asset digitali negli Stati Uniti. Si tratta di un passo importante per promuovere l'innovazione e massimizzare il potenziale delle valute virtuali nell'economia statunitense, proteggendo al tempo stesso i consumatori e le finanze degli investitori."