Secondo Brian Armstrong, fondatore e CEO del popolare exchange di criptovalute Coinbase, gli Stati Uniti reagiranno alla criptovaluta nazionale cinese riconsiderando la propria reazione "ridicola" alla moneta digitale Libra di Facebook.
Gli Stati Uniti vogliono essere lasciati indietro?
In un messaggio recentemente pubblicato su Twitter, Armstrong ha affermato:
"Dato il modo in cui il governo degli Stati Uniti ha reagito, sembra quasi che voglia essere lasciato indietro."
In un tweet successivo, il CEO ha anche espresso i propri timori riguardo alla possibilità che gli Stati Uniti possano divenire obsoleti a causa di legislatori che ostacolano l'innovazione:
"Affinché un paese possa rimanere rilevante a lungo termine, continuando a mantenere una forte crescita economica, è necessario investire in scienza, tecnologia e innovazione. Se il governo può aiutare, tanto meglio. Ma dovrebbe innanzitutto non fare danni."
Speciali gruppi d'interesse ostacolano l'innovazione
Armstrong ha poi spiegato che "spesso l'innovazione appare illogica e dirompente", ma all'inizio per i legislatori "la cosa migliore da fare è stare fuori dai piedi". L'uomo ha anche sottolineato che spesso i governi vengono influenzati da speciali gruppi d'interesse, che "giocano sulla paura e cercano di bloccare l'innovazione."
Ad agosto, Brian Armstrong aveva confermato che l'adozione di Bitcoin da parte dei grossi investitori non è più soltanto un mito:
"Soltanto dodici mesi fa, non era certo se le istituzioni avrebbero o meno adottato le criptovalute. Ora posso tranquillamente affermare che questo dubbio non esiste più: ogni settimana, i clienti istituzionali depositano fra i 200 e i 400 milioni di dollari in criptovalute.