Jay Clayton, Presidente della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, ha dichiarato che non verranno introdotte eccezioni per le criptovalute all'interno delle regolamentazioni relative ai titoli azionari.

La SEC modificherà le leggi? Improbabile

Durante un'intervista recentemente pubblicata su Bloomberg, Clayton ha affermato di non voler in alcun modo modificare le norme sui titoli azionari:

"Credo che molte persone si siano esaltate, pensando che avremmo cambiato le regole per adattarle alla nuova tecnologia. Hanno investito tempo e fatica, pensando che avremmo fatto una cosa del genere. [...] Ma sono stato chiaro fin dall'inizio, non accadrà."

Ciononostante, Clayton sostiene di non essere contrario all'innovazione o alla nascita di nuove opzioni di pagamento, purché operino all'interno dei confini definiti dalla legge:

"Se esistesse un modo per ridurre il costo dei pagamenti internazionali grazie alla tecnologia, avrebbe il mio pieno supporto. [...] Ma non possiamo sacrificare i principi basilari delle leggi sulle security, o qualsiasi altra legge, per permettere che questo accada."

La sua opinione su Bitcoin e ICO

Clayton ha inoltre sottolineato che, dal suo punto di vista, non tutte le criptovalute sono uguali. Ad esempio, a suo parere Bitcoin (BTC) non può essere considerato un bene azionario. Discorso ben diverso invece per numerose Initial Coin Offering (ICO), che secondo la SEC andrebbero regolamentate come vere e proprie security.

Nel caso specifico delle ICO, l'uomo ha definito "inquietanti" molti dei concetti espressi all'interno dei loro white paper. Spesso utilizzano infatti frasi come "il tempo sta per scadere" oppure "unisciti adesso per incrementare di quattro volte i tuoi profitti", nel tentativo di spingere gli utenti ad investire nel progetto: questi sono chiari campanelli d'allarme per gli organi di regolamentazione.