La Securities Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti continua a interessarsi alle criptovalute, tanto da inserire persino la fintech e le valute digitali alle sue priorità per quest’anno. 

Stando a un comunicato reso noto il 7 gennaio dall’Office of Compliance Inspections and Examinations (OCIE) della SEC, l’agenzia ha incluso le nuove tecnologie finanziarie, ivi inclusi gli asset digitali, tra le sue maggiori preoccupazioni per il prossimo anno fiscale. 

Secondo l’ente regolatore statunitense, i nuovi cambiamenti tecnologici nel settore finanziario “necessitano di continua attenzione”.

Il lavoro dell’OCIE

L’OCIE aveva rilasciato dichiarazioni simili già all’inizio del 2019. In quell’occasione, tuttavia, l’ufficio si era espresso come segue: 

"L’OCIE continuerà a vigilare sull’offerta, la vendita, lo scambio e la gestione degli asset digitali e, qualora i prodotti in questione siano titoli, ne esaminerà la compliance alla normativa vigente."

In qualità di ufficio responsabile delle verifiche relative ad eventuali utilizzi illeciti dei titoli, appare logico che l’OCIE presti grande attenzione alla compliance. Tuttavia, l’annuncio di ieri potrebbe aprire la strada a una nuova epoca. 

Le priorità dell’OCIE per il 2020 in ambito criptovalute differiscono da quelle del 2019, in quanto si concentrano maggiormente sull’apporto positivo di queste tecnologie finanziarie. L’ufficio a tal proposito commenta: “l’OCIE continuerà a identificare ed effettuare accertamenti sulle società registrate in seno alla SEC e impegnate nell’ecosistema degli asset digitali”.

La SEC nel 2019

È indubbio che la SEC abbia fatto passi da gigante nel suo impegno a livello di criptovalute e, in particolare, relativamente alle ICO che l’agenzia ritiene offerte di titoli non regolamentate. 

A tal proposito, in passato la SEC ha intrapreso azioni legali ai danni delle app di messaggistica Kik, con il suo token KIN, e Telegram, con il suo GRAM, nonché contro la transazione da 24 milioni di dollari che visto implicati Block.One e la piattaforma per DApp. 

In un’intervista rilasciata di recente a Cointelegraph, Hester Peirce, commissaria della SEC, si è detta interessata a promuovere un approccio normativo più flessibile in relazione alle ICO. In particolare, Peirce si è così espressa: 

"La cosa più importante di cui ha bisogno l’ecosistema crypto è passare da offerte di titoli a offerte di token che non siano previste dal diritto in materia di titoli o da qualsivoglia altra legge."

Il governo USA dimostra un maggiore interesse per le crypto

Non sorprende affatto il rinnovato interesse del governo USA per le criptovalute, visto l’importante aumento nel 2019 delle interazioni tra le valute digitali e le autorità. È notizia recente che l’exchange Kraken abbia registrato un’impennata di richieste da parte dell’autorità giudiziaria che desidera effettuare controlli sulle transazioni eseguite sulla piattaforma. Allo stesso modo l’Internal Revenue Service, l’agenzia di riscossione del Paese, si è dimostrata particolarmente risoluta nei propri accertamenti delle criptovalute a fini fiscali.