Secondo quanto riportato, un gruppo di senatori statunitensi guidato dal presidente della Commissione bancaria del Senato Tim Scott, repubblicano della Carolina del Sud, avrebbe presentato una proposta di legge volta a modernizzare il Bank Secrecy Act, il fondamento del quadro normativo antiriciclaggio (AML) del Paese.

Il Bank Secrecy Act, approvato nel 1970, obbliga le banche, le cooperative di credito e altri istituti finanziari ad aiutare le autorità federali a individuare e prevenire i reati finanziari, tra cui il riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo e altre attività illecite correlate.

La proposta di legge, nota come STREAMLINE Act, aumenterebbe le soglie di segnalazione del Bank Secrecy Act per la prima volta dalla sua creazione, più di 50 anni fa.

Il progetto di legge aumenta la soglia per la segnalazione delle transazioni in valuta (CTR) da 10.000 a 30.000$ e le soglie per la segnalazione di attività sospette (SAR) da 2.000 a 3.000$ e da 5.000 a 10.000$, richiedendo al Dipartimento del Tesoro di adeguare tali importi ogni cinque anni per tenere conto dell'inflazione.

In base alla normativa vigente, gli istituti finanziari sono tenuti a presentare CTR per le transazioni in contanti superiori a 10.000$ e SAR per le transazioni comprese tra 2.000 e 5.000$, a seconda del livello di sospetto o delle prove di attività criminale.

Il senatore repubblicano Pete Ricketts, favorevole alla proposta di legge, dichiara: “Dopo oltre 50 anni di inflazione, le soglie di segnalazione previste dal Bank Secrecy Act sono ormai obsolete. È necessario ammodernarle”.

Inoltre, aggiunge che la nuova proposta di legge “riduce la burocrazia per le banche e le cooperative di credito”, garantendo che “le forze dell’ordine continuino a disporre degli strumenti necessari per svolgere il proprio lavoro”.

Anche gli exchange di criptovalute con sede negli Stati Uniti, come Coinbase e Kraken, saranno tenuti a conformarsi al Bank Secrecy Act.

Correlato: Lo shutdown del governo USA “probabilmente” terminerà questa settimana: Consigliere di Trump

Incontro tra leader settore crypto e legislatori

A fronte delle proposte dei legislatori di una regolamentazione finanziaria più ampia, i gruppi industriali intensificano lo sforzo politico.

Martedì, una coalizione di associazioni di categoria del settore fintech e delle criptovalute ha indirizzato una missiva al Consumer Financial Protection Bureau (CFPB) statunitense, esortandolo a finalizzare una norma sull'open banking che sancisca che i dati finanziari appartengono ai singoli individui e non alle banche.

L'open banking, che consente ai consumatori di condividere i propri dati finanziari con app di terze parti tramite API, funge da collegamento fondamentale tra la finanza tradizionale e settori quali la finanza decentralizzata (DeFi), le reti di pagamento in criptovalute e le piattaforme bancarie digitali.

Al contempo, i senatori democratici sono intervenuti in un dibattito con i leader dell'industria crypto sulla proposta di legge relativa alla struttura del mercato statunitense, la controparte senatoria del CLARITY Act della Camera, volta a creare un quadro federale unificato per la regolamentazione degli asset digitali. Mercoledì, la senatrice Kirsten Gillibrand e diversi altri senatori democratici hanno affrontato alcuni esponenti del settore crypto provenienti da Circle, Ripple, Kraken, Coinbase, Chainlink e altre aziende.

Fonte: Eleanor Terrett

Stando a un post pubblicato dalla giornalista Eleanor Terrett su X, “i senatori hanno ribadito il loro impegno a portare a termine il disegno di legge”.

Il governo degli Stati Uniti è in stato di shutdown dal 1° ottobre, il terzo più lungo nella storia del Paese. Di conseguenza, è improbabile che si proceda alla votazione sul disegno di legge relativo alla struttura del mercato degli asset digitali prima della riapertura.