Valve, nota azienda di videogiochi, ha annunciato che nessun contenuto legato a criptovalute o NFT sarà più consentito sul suo marketplace Steam.

Come riportato dallo sviluppatore di videogiochi SpacePirate, Steam ha aggiornato le sue linee guida relative a ciò che i creatori di contenuti possono pubblicare sulla piattaforma. Steam non permetterà a nessuna applicazione basata sulla tecnologia blockchain che "emette o consente lo scambio di criptovalute o NFT" di completare il processo di onboarding dedicato ai partner. La regola appare nelle medesime linee guida che vietano incitamento all'odio, immagini sessualmente esplicite e dichiarazioni diffamatorie.

SpacePirate ha affermato che, in seguito all'introduzione delle nuove politiche, il suo gioco Age of Rust è stato rimosso da Steam:

"Il punto di vista di Steam è che gli NFT in-game hanno valore: non permettono sulla loro piattaforma oggetti digitali che possono avere valore anche nel mondo reale. Sebbene rispetti la loro scelta, credo fondamentalmente che gli NFT e i giochi basati su blockchain siano il futuro."

La scelta potrebbe rivelarsi economicamente svantaggiosa per Valve, dato che la popolarità dei giochi basati su blockchain continua a crescere. Secondo un recente report di DappRadar, solo nel terzo trimestre di quest'anno ben 754.000 wallet unici hanno interagito con almeno un videogioco su blockchain.

Non è la prima volta che Valve si scontra con il mondo delle criptovalute. Nel 2018, l'azienda ha rimosso da Steam un videogioco che sfruttava la potenza di calcolo dei PC degli utenti per estrarre crypto. Valve ha persino iniziato ad accettare pagamenti in Bitcoin (BTC) fra il 2016 e il 2017, rimuovendo poi tale opzione a causa dell'eccessiva volatilità dell'asset e degli alti costi di transazione.