Un numero sempre maggiore di governi ha espresso un forte interesse nel lancio di una moneta digitale nazionale: riusciranno le criptovalute a competere con le grandi infrastrutture statali?

Vitalik Buterin, celebre cofondatore di Ethereum, ha discusso del futuro della decentralizzazione durante l'ultimo episodio del podcast Block TV. Buterin ha spiegato che la digitalizzazione delle strutture tradizionali è inevitabile, ma che molti continueranno a preferire le valute decentralizzate rispetto alle Central Bank Digital Currencies (CBDC) controllate dallo Stato.

La digitalizzazione è inevitabile, ma molti continueranno a preferire la privacy

Buterin è certo che, anche senza la tecnologia blockchain, le valute digitali verranno sempre più adottate dalle masse.

Ha inoltre messo a confronto le tre tipologie di valute digitali attualmente esistenti, vale a dire statali, aziendali e decentralizzate, ed evidenziato alcune delle sfide che le CBDC dovranno affrontare:

"Il principale ostacolo per le monete delle banche centrali, e anche per quelle delle aziende, è fondamentalmente la concentrazione del potere e la raccolta dei dati. La paura è che si diventi troppo dipendenti da potenziali intermediari centralizzati, capaci di esercitare un forte controllo su chi può e chi non può partecipare a questi sistemi."

Vitalik crede pertanto che la strada di gran lunga più attraente sia quella della decentralizzazione, in quanto molto più resistente alla formazione di nodi centralizzati:

"Molte volte abbiamo assistito a casi in cui cose perfettamente legali finiscono per diventare limitate, in quanto chi gestisce i nodi centralizzati vuole escludere una certa categoria di utenti. Per queste ragioni, credo che le persone continueranno ad essere interessate alla totale decentralizzazione delle criptovalute."

Stati Uniti e Cina a lavoro sulla digitalizzazione della propria valuta nazionale

A gennaio J. Christopher Giancarlo, l'ex presidente della Commodity Futures Trading Commission (CFTC) degli Stati Uniti, ha confermato la formazione del progetto Digital Dollar e della relativa Foundation, che si occuperà di studiare le possibilità offerte da un eventuale dollaro elettronico basato su blockchain.

Sappiamo inoltre che la Cina sta lavorando ormai da anni ad una versione digitale della propria valuta a corso legale, il cui lancio è previsto per il 2020. Yuanjie Zhang, COO di Conflux, ha tuttavia previsto che la sua emissione verrà posticipata di almeno tre mesi, in quanto "gran parte del budget pubblico è stato speso nel tentativo di contenere il virus."