Il Presidente russo Vladimir Putin ha firmato una proposta di legge che vieta i pagamenti con strumenti finanziari digitali, più di un mese dopo la sua presentazione alla Camera Bassa del Parlamento del Paese.

In un aggiornamento di giovedì, la Duma di Stato russa ha evidenziato che Putin ha firmato un decreto che sospende alcune parti di una legge federale esistente "Sulle Banche e sulle Attività Bancarie", rendendo di fatto illegale l'uso delle criptovalute per pagare beni e servizi. La bozza iniziale del disegno di legge del 7 giugno specificava il "divieto di introdurre altre unità monetarie o surrogati monetari sul territorio della Federazione Russa".

Il presidente della Duma ha approvato il disegno di legge l'8 giugno; questo mese, in seguito a revisioni e altre considerazioni, è stato approvato anche dalla Camera Alta del Parlamento. Secondo la Costituzione della Federazione Russa, tutti i disegni di legge devono essere approvati da entrambe le camere prima di essere firmati dal Presidente.

A giugno Cointelegraph ha riferito che il disegno di legge ha introdotto il concetto di "piattaforma elettronica" — una piattaforma finanziaria, di investimento o un sistema informativo in cui vengono emessi asset finanziari digitali. In base alla legge recentemente approvata, queste piattaforme saranno probabilmente tenute a presentare le transazioni e le attività al registro della banca centrale russa, come parte del sistema nazionale dei pagamenti.

Il Parlamento russo sta attualmente esaminando altre due proposte di legge relative agli asset digitali. Una di esse potenzialmente regolamenterà le attività dei miner di criptovalute nel Paese, imponendo loro di seguire una certa procedura per registrarsi come imprese individuali o lavoratori autonomi. Un'altra, denominata "Sulle Valute Digitali", propone requisiti per le aziende che gestiscono le transazioni di asset digitali, tra cui la concessione di licenze e la divulgazione dei rischi e della privacy dei dati.