A pochi giorni dal rilancio della sua offerta negli Stati Uniti, da cui si era ritirata due anni fa, la divisione australiana della piattaforma di trading Webull ha lanciato servizi crypto in Australia.
In un comunicato odierno, Webull Australia ha annunciato che offrirà 240 criptovalute grazie a una partnership con Coinbase Prime.
Come si evince dalle dichiarazioni di Rob Talevski, CEO di Webull Securities Australia, “L'aggiunta delle criptovalute e dei token digitali alla piattaforma Webull rappresenta la fase successiva della nostra missione, che consiste nel fornire agli investitori australiani la libertà di negoziare ciò che desiderano”.
La notizia arriva dopo che lunedì Webull ha rilanciato la sua offerta crypto negli Stati Uniti, in un contesto normativo decisamente più favorevole. La società infatti aveva interrotto i suoi servizi crypto nel 2023 sotto l'amministrazione Biden, proprio nel periodo in cui stava tentando di quotarsi in borsa.
Webull valuta di espandersi in altre regioni
Anthony Denier, CEO di Webull, lunedì ha dichiarato a Bloomberg che la rimozione dei servizi crypto dagli Stati Uniti non era ciò che i clienti desideravano. Aggiungendo:
"È un ritorno naturale a ciò che i nostri clienti si aspettano"
In un comunicato separato, la società ha fatto sapere di prevedere un'espansione in altri mercati nei prossimi mesi. La piattaforma aveva già lanciato il trading di criptovalute in Brasile all'inizio di quest'anno.
Le azioni di Webull (BULL) hanno chiuso la sessione di trading di lunedì con un calo del 2,67%, mentre il prezzo del titolo è rimasto pressoché stabile in data odierna, chiudendo con un rialzo dello 0,3% a 15 dollari.
L'ingresso di Webull in Australia preoccupa il settore locale
La decisione da parte di Webull di offrire servizi crypto in Australia arriva in un momento di crescente preoccupazione per il settore locale, che teme di rimanere indietro rispetto agli sviluppi globali.
Di recente, l'industria ha invitato con urgenza il governo laburista, appena rieletto, a dare la priorità alla legislazione sugli asset digitali. L'obiettivo è chiaro: evitare che l'Australia perda ulteriore terreno nei confronti dei mercati internazionali.
Recentemente Joy Lam, responsabile della regolamentazione globale e dell'ufficio legale per la regione Asia-Pacifico di Binance, ha dichiarato a Cointelegraph che: "la tempistica è davvero cruciale ora, perché è un argomento che è stato discusso e rimandato per diversi anni".