Dopo settimane di attese e di mosse preparatorie, il Bitcoin sintetico di BadgerDAO, DIGG, è finalmente disponibile: gli address qualificati sul mainnet di Ethereum possono ritirarlo.
Il rilascio sarà sicuramente accolto con gioia da una community decisamente entusiasta, che ha intasato Twitter con la frase "wen DIGG" per settimane. Nonostante tutti i meme e l'eccitazione, tuttavia, ci sono dei seri problemi tecnici dietro sia la distribuzione che il mantenimento del più recente asset Bitcoin su Ethereum.
Comunque sia, ora che DIGG è stato lanciato saranno le forze di mercato a determinarne il successo a lungo termine.
Un lancio equo
Secondo Jon Tompkins, core contributor e distribution architect di BadgerDAO, la quantità di DIGG assegnata ad ogni account è stata determinata utilizzando una formula incentrata sull'effettiva attività di un indirizzo Ethereum nell'applicazione BadgerDAO. Sono stati presi in considerazione fattori come il totale dei token Badger guadagnati, il rapporto tra Badger guadagnati e Badger in staking, nonché il totale dei giorni di staking.
Al fine di prevenire una sovrallocazione alle "whale", tuttavia, la DAO ha approvato l'applicazione di una radice di 1,75 per appianare la distribuzione tra gli address. In altre parole, come lo stesso Tompkins ha spiegato nella proposta originale di distribuzione di DIGG, con una distribuzione lineare i primi 100 indirizzi avrebbero avuto diritto a ricevere oltre il 70% dei DIGG; con questo sistema, potranno rivendicare solo il 33%.
Tompkins ha svelato che, dei 600 token DIGG attualmente disponibili, il top address riceverà 8,75 DIGG; in media, gli 8517 indirizzi idonei otterranno 0,07 token.
L'obiettivo di questa distribuzione, afferma Tompkins, è quello di permettere al progetto di "premiare i piccoli utenti che sono forti sostenitori di Badger ma non svantaggiare completamente le whale".
Mantenere un peg
Ora che il token è stato lanciato, inizia il rebase.
Le stablecoin algoritmiche sono state un argomento molto dibattuto nell’ambiente DeFi negli ultimi mesi, in quanto uno dei veicoli di trading più popolari. I beni, che sono principalmente destinati a tracciare il prezzo del dollaro USA, hanno caratteristiche di "rebasing" che espandono o contraggono dinamicamente l'offerta totale dell'asset in base a parametri predefiniti, come il prezzo o il tempo.
Finora, tuttavia, hanno dimostrato di essere molto più efficaci nell’arricchire gli utenti che sanno come sfruttare i parametri di rebase piuttosto che a creare beni veramente stabili.
DIGG sarà probabilmente il primo Bitcoin sintetico che presenti un rebase, e certamente il primo a presentare questo metodo di distribuzione. Sin da subito gli utenti potranno far staking dei loro DIGG in un vault fruttifero, usarlo per fornire liquidità alle coppie DIGG/WBTC su Sushiswap e Uniswap, fare holding del core asset in previsione di un rebase positivo, oppure vendere i token sul mercato aperto.
Sebbene non siano mancate speculazioni su come DIGG si comporterà e quali potrebbero essere le migliori strategie, in definitiva non è chiaro fino a che punto l'asset sarà in grado di attenersi al suo peg, data la volatilità del BTC e le modalità di lancio uniche di DIGG.
In una precedente intervista con Cointelegraph, il fondatore di BadgerDAO Chris Spadafora ha espresso la speranza che i prossimi meccanismi di stabilizzazione saranno in grado di aiutare DIGG a seguire meglio BTC:
"Con il nostro sistema di vault vogliamo diventare i “dittatori” del buy-and-sell. Ciò significa che, attraverso strategie automatizzate, siamo in grado di acquistare quando è il momento giusto e vendere quando è il momento giusto, sempre per ottimizzare il ritorno per gli utenti".
Alcuni vault in arrivo prossimamente sono progettati per fare proprio questo, ma a fronte di un ambiente quasi del tutto inesplorato è impossibile dire se i vault saranno sufficienti a stabilizzare DIGG, o cosa potrebbe succedere dopo che gli incentivi del vault saranno esauriti.