"Spero che gli altri facciano lo stesso", ha affermato il CEO del popolare exchange di criptovalute Binance riguardo alla propria decisione di donare in beneficenza le commissioni pagate dagli sviluppatori per l'inserimento di nuove monete sulla piattaforma.

Secondo quanto riportato all'interno del comunicato ufficiale, d'ora in avanti Binance non soltanto donerà tali fondi ad associazioni benefiche "per il bene comune", ma consentirà anche agli stessi sviluppatori di scegliere quanto pagare, senza richiedere alcuna tariffa minima.

"Binance continuerà ad applicare i medesimi standard elevati durante il processo di verifica", ha assicurato l'uomo.

"Una grossa donazione non garantirà, o in alcun modo influenzerà, il risultato della nostra analisi".

Confermando la notizia su Twitter, il CEO Changpeng Zhao ha posto fine a numerose controversie che da qualche tempo danneggiavano l'immagine dell'azienda: alcuni utenti avevano infatti fortemente criticato Binance per le presunte cifre esorbitanti richieste per l'inserimento di nuove valute.

Ad agosto Christopher Franko, creatore del servizio blockchain Expanse, aveva pubblicato sui social media un'immagine che sembrava mostrare un rappresentante di Binance richiedere ben 400 BTC (2,6 milioni di dollari) per il supporto di un token.

Zhao ha immediatamente confutato tali accuse, sostenendo che il materiale fosse falso e che soltanto la reale qualità dell'asset determina se esso verrà o meno supportato. "Non inseriremo shitcoin, non importa che voi paghiate 400 o 4.000 BTC", aveva risposto il CEO.

"La domanda non è «quanto si fa pagare Binance per l'inserimento di una moneta?» bensì «la mia moneta è di qualità sufficiente?» Non è una tariffa, è il vostro progetto! Concentratevi sul vostro progetto!"

Al momento Binance è l'exchange di criptovalute più importante al mondo, con un volume giornaliero di scambi pari a 806,5 milioni di dollari.