In una serie di messaggi recentemente pubblicati su Twitter, il trader Peter Brandt ha accusato Ripple, distributore e principale possessore del token XRP, di manipolazione dei prezzi.

Al momento della stesura di questo articolo, XRP viene scambiato per circa 0,26$, in rosso di quasi il 10% rispetto alla giornata di ieri. Tuttavia secondo Brandt anche questo valore è eccessivamente alto, dovuto alle manipolazioni di Ripple e non alle naturali forze del mercato. Per tale motivo, se le pratiche dell'azienda dovessero fallire, il prezzo della criptovaluta potrebbe collassare.

In particolare, Brandt ha affermato:

"Riuscirà Ripple a manipolare il mercato per mantenere XRP sopra i 0,2400$? Un serio breakdown sotto tale livello potrebbe portare ad un crollo a 0,02072$."

Secondo Brandt, le recenti liquidazioni da parte dei dirigenti di Ripple non fanno altro che dimostrare come i mercati vengano controllati in maniera strategica:

"Ho utilizzato il termine 'manipolare' perché è esattamente quel che ha fatto Ripple sin dall'introduzione di XRP. [...] I pattern dei grafici confermano che Ripple ha manipolato il prezzo di XRP per mantenere il supporto. Ma se tale supporto venisse infranto, Ripple sarebbe costretta ad effettuare vendite considerevoli."

Questa settimana l'attenzione degli organi di regolamentazione statunitensi si è spostata proprio su Ripple, quando il trader Bradley Sostack ha denunciato l'azienda per aver venduto beni azionari senza l'autorizzazione delle autorità federali: la compagnia avrà un mese di tempo per rispondere a tali accuse.

Tone Vays ha commentato la notizia su Twitter, criticando duramente Ripple:

"La SEC scaglierà il Martello di Thor su Ripple... [...] Questa scam-coin non sarebbe mai dovuta esistere!"