Lo scorso anno Ripple, la compagnia che gestisce la popolare criptovaluta XRP, è stata citata in giudizio dall'investitore Bradley Sostack, il quale sostiene che l'azienda avrebbe venduto beni azionari senza l'autorizzazione delle autorità federali. Al tempo la denuncia non aveva tuttavia ricevuto le attenzioni sperate.
La situazione si è tuttavia evoluta la scorsa settimana, vale a dire quando Sostack ha rettificato il proprio reclamo citando alcune delle norme nel frattempo introdotte dalla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti.
Questa volta la SEC ha dato maggior peso alla denuncia di Sostack: Ripple avrà un mese di tempo per rispondere a tali accuse.
Il Martello di Thor si scaglierà su Ripple
Tone Vays, trader veterano e presentatore del podcast Bitcoin Law Review, ha commentato la notizia su Twitter, criticando duramente Ripple:
"La SEC scaglierà il Martello di Thor su Ripple... [...] Questa scam-coin non sarebbe mai dovuta esistere!"
A luglio Brad Garlinghouse, CEO di Ripple, ha lanciato un appello al governo di Washington, nel tentativo di convincere i legislatori ad adottare un approccio più indulgente nei confronti del settore delle criptovalute.
Più recentemente l'exchange Beaxy ha annunciato la sospensione temporanea del trading, in quanto alcuni utenti erano riusciti a far crollare intenzionalmente il prezzo di XRP: in seguito ad una grossa vendita, il valore della criptovaluta era improvvisamente diminuito del 40%.