"Diem", l'iniziativa crypto promossa da Meta Platform, sta cercando di disfarsi dei propri asset, apparentemente conclamando la fine del progetto e delle grandi ambizioni di Mark Zuckerberg per il lancio della sua stablecoin come nuova valuta di internet.

Secondo alcune fonti interne che si sarebbero relazionate con Bloomberg, il progetto precedentemente noto come Libra starebbe valutando la vendita di asset per restituire il capitale agli investitori iniziali.

Stando alle indiscrezioni, pare che Diem sia in discussione con banchieri di investimento per determinare il modo migliore per vendere la proprietà intellettuale e incassare qualsiasi valore che il progetto abbia mantenuto.

Non è chiaro come l'azienda sarà valutata, e non c'è alcuna garanzia che si riesca a trovare un acquirente. Secondo la fonte, circa un terzo dell'impresa è di proprietà di Meta. Il resto è di proprietà dei membri dell'associazione e dei partner, che includono Coinbase Global, Uber e Shopify.

Dal lancio, avvenuto il 18 giugno 2019, Diem ha scatenato non poche polemiche. Libra, nome originale dell'iniziativa, intendeva essere gestito da un consorzio di aziende con sede in Svizzera, battezzato "Libra Association".

Tuttavia, la notizia del lancio del progetto innescò un immediato contenzioso da parte del governo degli Stati Uniti e dei regolatori di tutto il mondo, citando preoccupazioni relative alla privacy e alla sovranità monetaria. Sia Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, che David Marcus, ex capo di Libra, testimoniarono di fronte al Comitato dei servizi finanziari della Camera.

Correlato: Nuovo brand, vecchi problemi? Il rebrand di Libra non basta per superare diverse sfide

In un'udienza tenutasi a luglio 2019, il senatore Sherrod Brown dell'Ohio chiese a Marcus, "Crede davvero che le persone dovrebbero fidarsi di Facebook, affidandogli i loro soldi duramente guadagnati?".

"Se il nostro paese non agisce, potremmo presto vedere una valuta digitale controllata da altri soggetti, i cui valori differiscono radicalmente dai nostri", rispose Marcus.

Dissuasi dal controllo normativo, molti partner iniziarono ad abbandonare il progetto, incluso lo stesso Marcus. Fu allora che proposero il rebrand in Diem, sperando di scrollarsi di dosso il panico normativo di massa che aveva affossato l'annuncio iniziale di Libra.