I miner quotati in borsa hanno venduto quasi tutti i Bitcoin (BTC) estratti nel 2022: la community ritiene che queste operazioni abbiano applicato una forte pressione ribassista sul prezzo di Bitcoin.
L'analista Tom Dunleavy, della società di ricerca blockchain Messari, ha evidenziato che circa 40.300 dei 40.700 BTC estratti da Core Scientific, Riot, Bitfarms, Cleans Park, Marathon, Hut8, HIVE, Iris Energy, Argo e Bit Digital tra il 1° gennaio e il 30 novembre sono stati venduti:
"I miner di BTC vendono circa il 100% delle monete da estratte. Nel 2022, i 10 più importanti miner di Bitcoin quotati in borsa hanno estratto 40.700 BTC e venduto 40.300 BTC.
Si è trattato di un vento contrario costante per BTC, e un buon motivo per essere rialzisti sul ratio trade ETHBTC."
BTC miners sell roughly 100% of the coins they mine
— Tom Dunleavy (@dunleavy89) December 26, 2022
The 10 public bitcoin miners
detailed here mined ~40.7k BTC and sold ~40.3k in 2022
This is a persistent headwind for BTC and for no other reason a good thesis to be bullish the ETHBTC ratio trade pic.twitter.com/L1iI6Z07p7
Le riserve detenute dalle società di mining sono diminuite notevolmente nella seconda metà del 2022, specialmente nel mese di novembre, quando il collasso dell'exchange di criptovalute FTX ha influenzato negativamente l'intera industria.
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Dunleavy ritiene pertanto che la vendita costante di BTC da parte dei miner sia il motivo per cui il prezzo dell'asset è diminuito così tanto quest'anno. Arthur Hayes, ex CEO di BitMEX, sostiene invece che la pressione di vendita creata dai miner sia trascurabile. In un post del 9 dicembre ha scritto: "Anche se i miner vendessero ogni giorno tutti i BTC prodotti, tali operazioni avrebbero un impatto minimo sui mercati."
Secondo Bitcoin Visuals, il 26 dicembre il volume di trading giornaliero di Bitcoin era di 12,2 miliardi di dollari. I dati di CryptoQuant mostrano che quello stesso giorno i miner hanno liquidato 919 BTC, ovvero circa 15,35 milioni di dollari: soltanto lo 0,13% del volume complessivo.
Le riserve dei miner sono leggermente aumentate (+1%) a dicembre rispetto al mese precedente. Come evidenziato su Twitter dall'analista IT Tech, sembra che i flussi dei miner si stiano stabilizzando:
"Aggiornamento sui miner di Bitcoin. C'è di cui preoccuparsi?
1. Outflow (in rosso), inflow (in verde) e riserve (in giallo) dei miner. La linea bianca in basso indica il flusso dei miner verso gli exchange.
2. Difficoltà di mining.
3. Potere di vendita dei miner.
4. Media mobile a 7 giorni dell'hashrate."
#Bitcoin miners - update. Is there anything to worry about?
— IT Tech (@IT_Tech_PL) December 27, 2022
1.
Miner Outflow
Miner Inflow
Miner Reserve
White line on the bottom - miner to Exchange flow
2. Mining difficulty
3. Miner selling power
4. Hashrate 7D MA
Full analysishttps://t.co/E3o0cgaNxu
Il 2022 non è stato un anno facile per i miner: i prezzi delle criptovalute in calo, i costi dell'elettricità in aumento e la maggiore difficoltà di mining hanno intaccato i loro profitti. Alcune società, come Core Scientific, sono state costrette a vendere parte delle loro riserve in perdita per finanziare le operazioni e i piani d'espansione.