Diversi fattori hanno contribuito a rendere l'attuale mercato ribassista il peggiore di sempre: secondo Glassnode, la maggior parte dei trader di Bitcoin (BTC) è in rosso e continua a vendere in perdita.

Un report pubblicato sabato dalla società di analisi Glassnode, dal titolo "A Bear of Historic Proportions," delinea come il calo di Bitcoin al di sotto della media mobile a 200 giorni (MA), la deviazione negativa dal realized price e le perdite realizzate nette abbiano reso il 2022 l'anno peggiore nella storia di Bitcoin:

"In tutto questo, sia Bitcoin che Ethereum vengono scambiati al di sotto del massimo storico del ciclo precedente: non era mai accaduto nella storia."

La prima e più ovvia indicazione dell'inizio di un mercato ribassista è quando il prezzo spot di Bitcoin (BTC) scende al di sotto della media mobile a 200 giorni, e molto più raramente sotto la media mobile a 200 settimane. Un grafico condiviso da Glassnode mostra quante poche volte tale evento si sia verificato nella storia dell'asset:

Bitcoin registra un valore di MM inferiore a 0,5 per la prima volta dal 2015. Fonte: Glassnode
Bitcoin registra un valore di MM inferiore a 0,5 per la prima volta dal 2015. Fonte: Glassnode

Glassnode ha anche dimostrato che scendere sotto lo 0,5 del Mayer Multiple (MM) è un evento incredibilmente raro, che non si verificava dal 2015. Il MM è un parametro che tiene conto delle variazioni di prezzo al di sopra e al di sotto della media mobile a 200 giorni, così da individuare condizioni di ipercomprato o ipervenduto:

"Soltanto 84 giornate di trading su 4160, ovvero appena il 2%, hanno registrato un valore di MM inferiore a 0,5.

Inoltre, per la prima volta nella storia il ciclo 2021-2022 ha registrato un valore di MM (0,487) inferiore rispetto al minimo del ciclo precedente (0,511)."

A confermare la gravità delle attuali condizioni di mercato è il prezzo spot, che è scivolato al di sotto del realized price: questo ha costretto un ingente numero di trader a vendere le proprie monete in perdita. Glassnode ha spiegato che un tale effetto a cascata è "tipico dei mercati ribassisti e delle capitolazioni di mercato."

L'azienda ha affermato che i casi in cui il prezzo spot scende al di sotto del realized price sono parecchio insoliti, spiegando che questa è soltanto la terza volta che accade negli ultimi sei anni, nonché la quinta dal lancio di Bitcoin nel 2009:

"Il prezzo spot è attualmente inferiore dell'11,3% rispetto al realized price. In altre parole, in questo momento la posizione dell'investitore medio è in rosso."

La rarità di tale evento viene illustrata in un modello condiviso da Glassnode, che mostra come il prezzo spot sia sceso al di sotto del realized price in soltanto il 13,9% delle giornate di trading.

Raramente il prezzo spot scende sotto il realized price. Fonte: Glassnode
Raramente il prezzo spot scende sotto il realized price. Fonte: Glassnode

Queste condizioni sono esacerbate dagli investitori che, spaventati, vendono le loro criptovalute in vendita. Quando questo mese Bitcoin è sceso per la prima volta sotto i 20.000$, abbiamo assistito "alla più grande perdita realizzata in USD nella storia di Bitcoin:"

"Complessivamente, gli investitori hanno confermato una perdita di 4,234 miliardi di dollari in un solo giorno. Una cifra maggiore del 22,5% rispetto al precedente record di 3,457 miliardi, stabilito a metà del 2021."

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Tenendo conto di tutti questi parametri negativi, Glassnode ritiene che il mercato si trovi nel bel mezzo di un evento di capitolazione. Cointelegraph ha confermato questa valutazione venerdì, sottolineando come anche i miner abbiano iniziato a vendere i propri asset.