Nel 2025, gli agenti di intelligenza artificiale trasformeranno il Web3: i principali casi d'uso saranno lo staking di criptovalute e il trading on-chain, hanno dichiarato alcuni dirigenti del settore.
Gli "AI agents" — ovvero macchine in grado di perseguire autonomamente obiettivi complessi — stanno già rimodellando l'economia digitale: possono costruire applicazioni Web3, lanciare token e interagire autonomamente con gli esseri umani.
Si prevede che nel 2025 "gli agenti AI assumeranno un ruolo più importante all'interno delle community decentralizzate", ha dichiarato J.D. Seraphine, Web3 AI Developer presso Raiinmaker.
Tuttavia, secondo Michael Casey della Decentralized AI Society, gli AI agents dovranno affrontare ostacoli sia tecnici che normativi, nonché la minaccia di una maggiore centralizzazione: "Senza decentralizzazione, i sistemi centralizzati e disallineati ci porteranno fuori strada, soprattutto per quanto riguarda l'AI."
Fonte: VanEck
Un milione di AI agents
Secondo un rapporto di VanEck, a dicembre nel Web3 vi erano circa 10.000 agenti di intelligenza artificiale, che guadagnano collettivamente milioni di dollari ogni settimana grazie alle loro attività on-chain. L'asset manager prevede che entro la fine del 2025 le reti blockchain saranno popolate da un milione di agenti AI:
"Il potenziale degli agenti AI che interagiscono con le criptovalute è infinito."
Secondo CoinGecko, nel 2024 i token legati agli AI agents hanno raggiunto una capitalizzazione di mercato di 10 miliardi di dollari, grazie a una crescita enorme specialmente nel quarto trimestre. Tali progetti includono ai16z, che mira a utilizzare l'AI per dirigere gli investimenti on-chain, e Virtuals, una piattaforma per il lancio di AI agents sulla rete Base di Coinbase.
Fonte: daos.fun
I primi casi d'uso
Le criptovalute in staking per conto di detentori umani sono un primo caso d'uso praticabile per gli AI agents, ha dichiarato Matt Hougan, Head of Research di Bitwise: "Vedremo molti esperimenti, ma solo alcuni resteranno validi nel lungo periodo. Gli agenti di intelligenza artificiale che partecipano allo staking, per esempio, sembrano un primo passo logico."
Lo staking consiste nel bloccare i propri token all'interno di un network blockchain: questo aiuta a rendere la rete più sicura, e in cambio gli staker vengono ricompensati con una fetta delle commissioni di transazione.
L'agente di ai16z, Eliza, gestisce autonomamente un liquidity pool on-chain, registrando rendimenti annui superiori al 60% secondo i dati di daos.fun.
Tuttavia i modelli AI on-chain risultano svantaggiati rispetto alle loro controparti centralizzate – come ChatGPT di OpenAI – dal punto di vista della velocità e della potenza di calcolo. Il successo degli AI agents decentralizzati, ha spiegato Seraphine, dipenderà dalle "soluzioni decentralizzate per garantire dati di training d'alta qualità, salvaguardando al contempo la privacy degli utenti."
Non bisogna inoltre sottovalutare il fatto che "l'AI dovrà affrontare una crescente pressione normativa. I grandi player come OpenAI stanno facendo lobbying per ottenere regole in linea con i loro modelli, potenzialmente svantaggiando le AI decentralizzate," ha aggiunto Casey.
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