Bitcoin (BTC) torna a testare livelli più bassi dopo il tentativo fallito di conquistare la resistenza a 60.000$, e gli indicatori suggeriscono che la correzione non è ancora terminata.

Nelle prime ore di lunedì, BTC/USD ha toccato i 55.000$ poco dopo aver raggiunto un massimo locale di quasi 59.000$.

Con i venditori ancora schierati in prossimità dei massimi storici a 64.500$, non sarà facile per la principale criptovaluta abbandonare il suo ampio range di trading.

BTC torna sugli exchange

Un parametro che presto potrebbe causare problemi ai rialzisti è il saldo complessivo di BTC sugli exchange di criptovalute.

Nonostante nell'ultimo anno il numero di Bitcoin sugli exchange sia significativamente diminuito, i picchi locali dell'offerta (registrati quando i trader riportano le monete nei propri account sugli exchange per una potenziale vendita rapida) tendono a riflettere l’arrivo di una mentalità più propensa alla vendita.

Tuttavia, questo ritorno non ha interessato tutti gli exchange. Stando ai dati della risorsa di monitoraggio Bybt, negli ultimi sette giorni 16.222 BTC sono arrivati su Binance, piattaforma leader a livello globale. Al contrario, il saldo della piattaforma istituzionale Coinbase Pro ha perso 11.947 BTC, in linea con il trend complessivo.

Binance non è però l’unico: nelle ultime 24 ore anche OKEx, Huobi, Bitfinex e Kraken hanno registrato un aumento dei propri saldi di BTC.

Avidità in aumento

Come segnalato da Cointelegraph, questa settimana è tornato un sentiment familiare nel mercato crypto: l’avidità.

Tracciato dal Crypto Fear & Greed Index, che misura il sentiment dei trader usando un paniere di fattori ponderati, le probabilità di un sell-off stanno aumentando sebbene la price action non sia più positiva.

Martedì, l’indice ha segnato un punteggio complessivo per il mercato crypto di 68/100, corrispondente a uno scenario caratterizzato da “Greed.”

Crypto Fear & Greed Index
Crypto Fear & Greed Index. Fonte: Alternative.me

Ad ogni modo, è ancora lontano dal picco raggiunto nei primi mesi dell’anno sopra i 90, un livello che garantisce quasi un sell-off, ma la volatilità assicura che l’indice non rimane nella stessa zona a lungo. Nel giro di qualche giorno, l’attuale “Greed” potrebbe trasformarsi in “Extreme Greed” o “Extreme Fear.”

Il 27 aprile, per esempio, l’indice si trovava solo a 27/100.

Dogecoin rafforza la pressione delle altcoin su Bitcoin

Il fattore probabilmente più significativo che mette Bitcoin in difficoltà questa settimana sono le altcoin.

La mossa iniziale ha coinvolto Ether (ETH), che lunedì ha guidato il settore e sovraperformato Bitcoin superando i 3.000$ per segnare nuovi massimi storici.

Ora, invece, è Dogecoin (DOGE) a lasciarsi alle spalle il resto del settore, conquistando il traguardo dei 0,50$ dopo l’integrazione sulla popolare piattaforma di trading eToro.

Al momento della stesura, DOGE/USD vanta un guadagno settimanale del 93% rispetto al 2% di Bitcoin.

Grafico di BTC/USD vs. DOGE/USD
Grafico di BTC/USD vs. DOGE/USD. Fonte: TradingView

Anche se i rialzi delle altcoin sono spesso instabili, l’opinione generale tra gli analisti implica un trend a più lungo termine al centro dell’attenzione prima che Bitcoin possa recuperare slancio e dominance.

Come riferito da Cointelegraph, un indicatore suggerisce persino che entro l’inizio del 2022 il market cap aggregato delle altcoin potrebbe esplodere per più del 27.000%.

I prossimi 2-3 mesi saranno leggendari per le altcoin,ha riassunto il noto trader pseudonimo conosciuto come Johnny, prevedendo un target nel breve termine a 5.000$ per Ether.

Attualmente, la quota di mercato di Bitcoin corrisponde al 45,8%, in forte calo a causa del rally delle altcoin.