Nonostante la settimana deludente per il prezzo di Ether (ETH) in seguito alla rottura del supporto a 600$, i fondamentali del network e della criptovaluta rimangono solidi. I trader sono noti per la loro memoria corta, quindi vale la pena ricordare che il prezzo di Ether è ancora superiore del 45% rispetto al mese precedente.

Per capire se la recente correzione riflette un consolidamento temporaneo o un effettivo ostacolo causato dalla mancanza di adozione, è utile valutare i parametri che corrispondono all’utilizzo sul network di Ethereum.

Un buon punto di partenza è l'analisi delle transazioni e del valore trasferito.

Prezzo di ETH/USD vs. transazioni e trasferimenti
Prezzo di ETH/USD vs. transazioni e trasferimenti. Fonte: DigitalAssetsData

Il grafico riportato sopra mostra la notevole entità delle transazioni a fine novembre, quando il prezzo di Ether stava cercando di superare il suo massimo a 600$. Anche se da allora l’indicatore non ha registrato un calo significativo, segnala che il prezzo attuale a 580$ sia in linea con l’attività sulla blockchain.

I prelievi dagli exchange sono aumentati

Un aumento dei prelievi dagli exchange può essere dovuto a varie ragioni, tra cui lo staking, lo yield farming e il trasferimento di monete a soluzioni cold storage. Nel frattempo, un flusso costante di depositi netti indica l’intenzione di vendere nel breve termine.

Prezzo di ETH/USD (arancione) vs. Exchanges Net Flow
Prezzo di ETH/USD (arancione) vs. Exchanges Net Flow. Fonte: Nansen & CoinMarketCap

Il forte deflusso netto iniziato ad agosto è durato tre mesi, periodo in cui 4,3 milioni di Ether sono stati rimossi dagli exchange. A prescindere dal motivo dietro i prelievi, il movimento si è concluso a metà novembre, indicando la volontà a breve termine degli investitori di ridurre le proprie posizioni mentre ETH superava i 420$.

Il 5 dicembre, mentre Ether iniziava a mostrare segni di debolezza, i depositi sugli exchange sono diventati meno frequenti. Nel corso dell’ultima settimana, i prelievi hanno superato i depositi con una differenza di 32.000 Ether. Questo parametro avvalora la tesi della riluttanza dei trader a vendere agli attuali livelli di prezzo.

Il premium dei future si è normalizzato dopo un picco

I trader professionisti tendono a dominare i contratti future a più lungo termine con date di scadenza impostate. Quindi, misurando quanto sono più costosi i future rispetto al normale mercato spot, è possibile valutare il loro ottimismo.

In genere, i contratti future a 3 mesi presentano un premium dell’1,5% o superiore rispetto agli ordinari exchange spot. Quando questo indicatore diminuisce o raggiunge valori negativi, offre ai trader un allarmante campanello d’allarme. Una situazione del genere, conosciuta anche come backwardation, indica che il mercato sta diventando ribassista.

Premio dei future su ETH con scadenza a marzo 2021
Premio dei future su ETH con scadenza a marzo 2021. Fonte: Digital Assets Data

Come mostrato nel grafico sopra, il 1° dicembre l’indicatore ha toccato brevemente il 4,5%, correggendosi in seguito al 2,5% mentre Ether si stabilizzava intorno al supporto dei 550$. Malgrado il calo, i valori registrati sono rimasti sopra la soglia minima dell’1,5%, indicando ottimismo tra i trader professionisti.

Questo dimostra che, nonostante la recente debolezza dei prezzi, i trader professionisti rimangono fiduciosi nel potenziale rialzista di Ether.

Il volume spot si sta riprendendo

Oltre a monitorare i contratti future, i trader esperti tengono d’occhio il volume nel mercato spot. Spezzare livelli di resistenza con volumi bassi è in certo senso rilevante in quanto, solitamente, volumi ridotti indicano una mancanza di fiducia. Di conseguenza, grandi variazioni dei prezzi dovrebbero essere accompagnate da volumi di trading considerevoli.

Volume aggregato di ETH sugli exchange spot. Fonte: Coinalyze.net

Anche se di recente i volumi sono stati inferiori alla media, i trader dovrebbero ricordare il duro scontro di ETH in prossimità dei 600$. Quindi, era previsto un periodo di volume ridotto fino alla formazione di un minimo definitivo per il ciclo in corso.

Inoltre, l’attuale volume giornaliero da 900 milioni di dollari corrisponde alle cifre registrate a metà novembre. Nonostante ciò, i trader si fideranno solo di riprese del prezzo accompagnate da volumi di trading giornalieri superiori a 2 miliardi di dollari.

Il rapporto put-call delle opzioni

Misurando la distribuzione dell’attività tra opzioni call (acquisto) e opzioni put (vendita), è possibile stimare il sentiment di mercato complessivo. In linea generale, le opzioni call vengono utilizzate per strategie rialziste, mentre le opzioni put sono strumenti per tattiche ribassiste.

Un rapporto put-call di 0,70 indica che l’open interest delle opzioni put è inferiore a quello delle call del 30% ed è quindi rialzista.

Al contrario, un valore di 1,20 favorisce le opzioni put del 20%, e può essere considerato ribassista. Occorre sottolineare che il parametro aggrega l’intero mercato delle opzioni su Ether, inclusi i contratti con scadenze corrispondenti ai prossimi mesi.

Rapporto put-call delle opzioni su ETH. Fonte: Cryptorank.io

Quando il prezzo di Ether si avvicina a 600$, in genere gli investitori cercano una protezione dai rischi di ribasso, aumentando così il rapporto put-call. Curiosamente, l’indicatore continua a crescere da un paio di giorni fino ad arrivare a 0,95, poco distante dal massimo dell'ultimo mese.

Considerando che il prezzo di Ether è aumentato del 45% negli ultimi 30 giorni, e che gli investitori stanno comprando strategie di opzioni più neutre-ribassiste, lo scenario attuale non è molto preoccupante.

Gli investitori non sono troppo entusiasti, ma neanche ribassisti

Nel complesso, ognuno dei cinque indicatori presentati è rimasto stabile all’interno di un range neutro-rialzista, soprattutto considerando la recente contrazione del mercato sotto i 540$.

Se Ether non riuscirà a reclamare i 600$, gli investitori potrebbero iniziare a dubitare delle probabilità di una bull run nel breve termine.

Al momento, nessun indicatore è allarmante. Quindi, la recente fluttuazione negativa dei prezzi non andrebbe considerata un’inversione di tendenza.

Le idee e le opinioni espresse in questo articolo appartengono unicamente all’autore e non riflettono necessariamente i punti di vista di Cointelegraph. Ogni investimento e operazione di trading comporta dei rischi. Dovresti condurre una ricerca propria quando prendi una decisione.