Secondo un nuovo sondaggio, gli individui con un patrimonio netto elevato (HNWI) hanno ampiamente adottato criptovalute: già il 71% delle persone facoltose ha investito in asset digitali.

La società di consulenza Capgemini ha rilasciato questa settimana il suo 2022 World Wealth Report. Ha intervistato 2.973 HNWI in tutto il mondo, il 54% dei quali con un patrimonio che va da 1 a 30 milioni di dollari, mentre il 46% possiede oltre 30 milioni.

Il sondaggio ha chiesto informazioni sulle preferenze di investimento per classi di asset emergenti come criptovalute, relativi fondi negoziati in borsa (ETF), token non fungibili (NFT) e prodotti correlati al metaverso.

La maggiore concentrazione di investitori in asset digitali si ha fra gli individui di età inferiore a 40 anni: in questa fascia di età, oltre 9 persone su 10 hanno investito in asset digitali. Le criptovalute rappresentano gli investimenti più popolari, seguite da ETF e prodotti legati al metaverso.

Tuttavia, raramente le criptovalute costituiscono la maggior parte dei portfolio d'investimento di questi individui: in media, gli HNWI hanno allocato circa il 14% dei propri fondi in investimenti alternativi.

Capgemini ha comunque sottolineato che il settore della gestione patrimoniale sta assistendo a un afflusso di investimenti in asset digitali. Nilesh Vaidya, Head of Retail Wealth Management dell'azienda, ha a tal proposito dichiarato:

"L'afflusso di nuove vie di investimento, come investimenti sostenibili e asset digitali, sta avendo un impatto cruciale sul settore della gestione patrimoniale. Le società di gestione patrimoniale devono dare la priorità a fornire un'istruzione tempestiva su questo trend, così da poter fidelizzare i propri clienti."

La banca d'investimento Morgan Stanley ha introdotto la possibilità di investire in Bitcoin per i suoi clienti milionari già a marzo dello scorso anno. Anche BBVA SwitzerlandWells Fargo hanno presentato servizi simili nel 2021.