In data odierna Tenstorrent, sviluppatore di chip per l'intelligenza artificiale (AI), ha annunciato la chiusura di un round di finanziamento da 100 milioni di dollari, guidato, tra gli altri, dalle principali aziende manifatturiere Samsung e Hyundai. 
L'azienda ha dichiarato di aver raccolto 30 milioni di dollari da Hyundai, 20 milioni di dollari dalla casa automobilistica Kia e 50 milioni di dollari dal Catalyst Fund di Samsung e da altri investitori, tra cui Fidelity Ventures, Eclipse Ventures e Maverick Capital.
Tenstorrent è diretta dal suo amministratore delegato, Jim Keller, che in passato ha sviluppato chip AI per importanti aziende tecnologiche, come Apple, Intel e Tesla.
Heung-soo Kim, vicepresidente esecutivo e capo dell'ufficio strategico globale di Hyundai Motor Group, ha commentato le aspettative del gruppo in merito all'investimento:

"... il Gruppo prevede di sviluppare una tecnologia dei semiconduttori ottimizzata ma differenziata, in grado di favorire la mobilità futura e di rafforzare le capacità interne di sviluppo della tecnologia AI."

Tenstorrent ha inoltre dichiarato che i fondi saranno impiegati per "accelerare lo sviluppo dei prodotti dell'azienda, la progettazione e lo sviluppo di chip AI", oltre che per avanzare nella roadmap del suo software di apprendimento automatico.
Tali iniziative emergono durante una sfrenata competizione con Nvidia, l'attuale leader di mercato nello sviluppo di chip per l'intelligenza artificiale. 

Correlato: CEO di OpenAI pone l'accento sul settore dei chip sudcoreano per la crescita e gli investimenti nell'IA

La crescente domanda di chip di semiconduttori ad alta potenza per lo sviluppo di sistemi AI ha fatto schizzare il valore di mercato di Nvidia verso i mille miliardi di dollari.
Il 13 giugno, Advanced Micro Devices (AMD) ha annunciato i dettagli del suo prossimo chip per l'IA, potenzialmente in grado di sfidare il dominio del mercato di Nvidia.
AMD, Nvidia e Tenstorrent sono tutte aziende con sede negli Stati Uniti attualmente soggette alle restrizioni all'esportazione di chip che riguardano principalmente la Cina, che rappresenta uno dei principali mercati per i chip.
Inizialmente, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha imposto restrizioni sui chip AI alla Cina a ottobre 2022 per rallentare l'industria dei semiconduttori. A luglio, l'amministrazione ha annunciato di voler prendere in considerazione un inasprimento delle restrizioni.
Poco dopo la dichiarazione degli Stati Uniti, la Cina ha replicato con un rafforzamento dei controlli sulle esportazioni dei materiali necessari per la produzione dei chip.

Traduzione a cura di Walter Rizzo