L’imprenditore dietro Akon City, il progetto crypto "alimentato" da Akoin che occuperà 2.000 acri in Senegal, ha spiegato come funzionerà la città futuristica da 6 miliardi di dollari.

Fondata insieme al cantante Akon, il white paper pubblicato a marzo definisce la criptovaluta Akoin come un utility token pensato per il mercato africano che rende possibili “atomic swap” tra criptovalute, valute fiat e crediti su dispositivi mobili (una riserva di valore popolare in molti paesi del continente). La piattaforma verrà lanciata sul network di Stellar (XLM).

La città futuristica non è solo un miraggio, come dimostra il contratto di costruzione da 6 miliardi di dollari che il progetto ha firmato con la società di ingegneria statunitense KE International, e la raccolta di 4 miliardi di dollari per finanziare le prime due fasi di sviluppo. La prima fase avrà inizio nei primi mesi dell’anno prossimo e si concluderà entro il 2023, mentre l’intero progetto sarà completato nel giro di dieci anni.

Ma cosa significa "alimentare una città" usando la criptovaluta Akoin?

Cointelegraph ha parlato con Jon Karas, il co-fondatore e presidente di Akoin, per scoprirlo. Secondo quanto ha rivelato, dopo il completamento di Akon City nel 2030, la città offrirà ai suoi residenti degli strumenti pratici per utilizzare crypto nella vita quotidiana, con il potenziale di diffonderne l’adozione in tutta l’Africa.

Stiamo collaborando con il governo per promuovere l’uso della tecnologia blockchain in ogni sorta di applicazione relativa all’infrastruttura della città, dalle tasse ai dazi d’importazione e altri aspetti commerciali,” ha aggiunto Karas.

“Crediamo che questo aiuterà a creare un sistema fluido in cui potranno monitorare, addebitare ed effettuare tutte le operazioni di questo tipo.”

Karas ha dichiarato che il sistema di trasporto autonomo della città si ispirerà al modello realizzato nella Crypto Valley in Svizzera. “Puoi salire e scendere dal tram e pagare con la tua carta crypto con una porzione infinitesimale di un Bitcoin o di una altcoin,” ha spiegato il co-fondatore di Akoin.

Karas ha inoltre precisato che i residenti potranno pagare tasse, licenze commerciali e persino servizi di base usando le crypto:

“Ci sono un sacco di applicazioni della blockchain che renderanno la città più futuristica, più fluida. [...]

Siamo convinti che gli strumenti e i servizi blockchain saranno tra gli elementi fondamentali alla base della crescita dell’Africa nei prossimi decenni, e che le cose a cui la gente può accedere attraverso questa tecnologia hanno la capacità di attuare un cambiamento permanente e monumentale.”

Karas ha infine concluso dicendo che tutto quello che il progetto farà durante il suo sviluppo sarà incentrato sul fornire “punti di accesso a strumenti, servizi, team e formazione per aiutare a migliorare la qualità di vita non solo in Africa, ma in tutte le economie emergenti.