Alameda Research, società di trading quantitativo, restituirà una cifra stimata di 200 milioni di dollari a Voyager Digital, che sta procedendo alla bancarotta. Alameda ha preso in prestito i fondi in criptovalute a settembre 2021. All'epoca, la somma era vicina ai 380 milioni di dollari. 

Secondo un recente deposito presso il tribunale fallimentare del distretto meridionale di New York, le parti hanno raggiunto un accordo e Alameda restituirà circa 6.553 Bitcoin (BTC) e 51.000 Ether (ETH) entro il 30 settembre. Nel suo account Twitter aziendale, Alameda ha confermato la sua disponibilità a restituire i fondi:

felice di restituire il prestito di Voyager e riottenere il nostro collaterale

A sua volta, Voyager dovrà restituire il collaterale sotto forma di 4,65 milioni di FTX Token (FTT) e 63,75 milioni di Serum (SRM), che al momento della stesura ammontano a 160 milioni di dollari. La società è sottoposta alle procedure fallimentari del Capitolo 11 da luglio e ha iniziato a mettere all'asta i suoi asset a settembre per restituire parte dei fondi ai clienti. 

Durante la procedura fallimentare, i procedimenti giudiziari e i documenti finanziari hanno dimostrato una profonda correlazione tra Voyager e Alameda. A giugno, quando Voyager si è trovata in difficoltà, Alameda è diventata da borrower a lender, offrendo un bailout di 500 milioni di dollari. Tuttavia, questo ha portato ad un conflitto pubblico tra le due parti, con Voyager che ha rifiutato un'acquisizione, sostenendo che ciò avrebbe potuto "danneggiare i clienti".

Inoltre, i libri finanziari di Voyager indicano che abbia prestato 1,6 miliardi di dollari in prestiti di criptovalute ad un'entità con sede nelle Isole Vergini britanniche, lo stesso luogo in cui è registrata Alameda. Allo stesso tempo, Alameda era anche il maggiore azionista di Voyager, con una quota dell'11,56% della società acquisita attraverso due investimenti per un totale di 110 milioni di dollari. Ad inizio anno, Alameda ha ceduto 4,5 milioni di azioni per evitare i requisiti di rendicontazione, portando la sua partecipazione al 9,49%.

Come molte altre piattaforme di crypto lending, tra cui Celsius, BlockFi e Hodlnaut, Voyager ha faticato a continuare le sue operazioni all'indomani del crollo del mercato globale delle criptovalute innescato ad inizio della scorsa estate.