Andreas Utermann, CEO di Allianz Global Investors, una società d'investimento che gestisce beni per un valore complessivo di ben 524 miliardi di euro, ha affermato che le criptovalute dovrebbero essere "bandite".
Tali dichiarazioni sono state rilasciate durante una conferenza tenutasi questo martedì a Londra, alla quale ha anche partecipato Andrew Bailey, a capo della Financial Conduct Authority (FCA) del Regno Unito.
Discutendo riguardo al recente crollo dei mercati, Utterman si è detto "sorpreso che gli organi di regolamentazione non siano intervenuti in maniera più dura", esortandoli poi a "vietare" totalmente questa classe di asset.
Bailey ha tuttavia contrastato Utterman, affermando che un approccio del genere risulterebbe eccessivo ma ribadendo la mancanza di valore intrinseco delle criptovalute. L'uomo ha garantito che la FCA sta studiando le monete digitali "molto attentamente", mantenendo sotto controllo anche il settore delle Initial Coin Offering (ICO).
Come spiegato da Reuters all'interno di un articolo pubblicato lo scorso mese, il declino dei mercati delle criptovalute potrebbe alleviare le pressioni sugli organi di regolamentazione britannici. Gillian Dorner, Vicedirettore per i Servizi Finanziari della FCA, aveva al tempo dichiarato:
"Vogliamo prendere tutto il tempo necessario per studiare il settore in maniera più approfondita, e assicurare l'adozione di un approccio adeguato".
Ciononostante un funzionario della FCA ha svelato che l'istituzione potrebbe mettere definitivamente al bando i derivati basati su criptovalute, come ad esempio i contratti future:
"Temiamo che ai consumatori vengano venduti prodotti derivati complessi e volatili, spesso con leva finanziaria, basati su token il cui mercato sottostante presenta problemi d'integrità".