L'opzione di legalizzare gli asset in crypto, sebbene in ritardo con le dichiarazioni fiscali, è stata eliminata dall'ambizioso pacchetto di riforme che il nuovo governo del presidente argentino Javier Milei, autoproclamatosi libertario, ha introdotto nel parlamento del Paese. 
Il 27 gennaio, l'agenzia argentina iProUP ha riferito che la clausola sulla regolarizzazione degli asset, che suggeriva una tassa unica su vari tipi di asset non dichiarati in precedenza, è stata tagliata dalla Legge delle basi e dei punti di partenza per la libertà degli argentini, un disegno di legge omnibus che mira a dare il via all'agenda politica di Milei.
Questa sezione del disegno di legge proponeva una semplice imposta del 5% su tutti gli asset dichiarati entro la fine di marzo 2024, del 10% da aprile fino alla fine di giugno 2024 e del 15% da luglio fino alla fine di settembre.
Lo schema di regolarizzazione includeva criptovalute e altri asset come beni immobili, proprietà personali, azioni e titoli.
Secondo il Ministro degli Interni, Guillermo Francos, la decisione di eliminare la regolarizzazione degli asset dal disegno di legge si è basata sul fatto che "ritardava il trattamento" dell'iniziativa in Parlamento.
In precedenza, a dicembre 2023, il Ministro argentino degli Affari Esteri, del Commercio Internazionale e del Culto Diana Mondino aveva affermato che il governo avrebbe permesso l'uso di Bitcoin nel Paese attraverso un decreto, cosa che non è ancora avvenuta. Tuttavia, il decreto "Basi per la ricostruzione dell'economia argentina", approvato il 20 dicembre 2023, prevedeva che i debitori potessero pagare in valute "non riconosciute come moneta legale" in Argentina.
Milei ha trionfato alle elezioni presidenziali argentine del 2023 in un contesto di inflazione persistente e crescente in tutto il Paese. Milei ha citato il Bitcoin (BTC) come un movimento per "il ritorno del denaro al suo creatore originale, il settore privato". Da quando è salito in carica a dicembre 2023, non ha più menzionato pubblicamente gli asset digitali.
A gennaio, il nuovo presidente argentino ha promesso di non opporsi legalmente alla creazione di valute locali da parte delle autorità provinciali. La dichiarazione è arrivata in risposta al governatore della provincia di La Rioja, Ricardo Quintela, che ha annunciato una valuta separata per la provincia dopo che Milei ha svalutato il peso argentino del 50% dopo il suo insediamento.

Traduzione a cura di Walter Rizzo