Come riferito dal quotidiano locale 9Finance, l'exchange di criptovalute australiano Bitcoin.com.au ha reso possibile l'acquisto di Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH) con monete fiat in più di 1.200 edicole in tutta l'Australia a partire da giovedì 1 marzo.

Bitcoin.com.au, operativo da circa 18 mesi, si descrive sul suo sito web come "uno dei primi exchange di Bitcoin indipendenti in Australia". Sul proprio sito web, l'exchange ha finora offerto solo transazioni in BTC, ma da oggi saranno disponibili anche quelle in ETH.

Rupert Hackett, CEO di Bitcoin.com.au, vede l'introduzione di BTC e ETH in ambienti di vendita al dettaglio più familiari come un modo per mettere le persone a proprio agio con le criptovalute:

"Il fatto di poter comprare Bitcoin ed Ethereum nello stesso posto in cui compri bevande e articoli di cancelleria fa ben capire quanto le criptovalute siano diventate istituzionalizzate [...]Questo è il modo perfetto per eliminare quel fattore paura da coloro che esitavano di investire nelle valute digitali perché troppo complicate".

Per poter comprare criptovalute da un'edicola aderente, i consumatori dovranno prima aprire un wallet, e poi scansionarne il QR code con l'iPad mini dell'edicola. L'exchange ha imposto come acquisto minimo l'equivalente di 50 AUD (circa 39$ USD) in BTC o ETH.

Hackett ha riferito a 9Finance che i clienti riceveranno le loro criptovalute entro una media di 20 minuti.

Bitcoin.com.au addebiterà un costo di transazione dl 5%, ma non per la prima giornata dell'iniziativa, ossia quella odierna, che coincide anche con l'entrata dell'exchange nel mercato dell'Ethereum.

Precedentemente, in Australia ci sono state parecchie iniziative per introdurre le criptovalute sia nell'ambiente commerciale che in quello delle finanze tradizionali.

Ad esempio, lo scorso dicembre, l'Australian Securities Exchange (ASX) ha cominciato ad utilizzare la tecnologia Blockchain per processare le transazioni di capitale, mentre alla fine di gennaio, l'Aeroporto Internazionale di Brisbane ha comunicato di voler rendere l'intero terminal "crypto-friendly", dotando tutti i negozi al suo interno del necessario per accettare Bitcoin, Ethereum e Dash.