L'attuale crisi e incertezza del sistema bancario globale potrebbe spingere il mercato delle criptovalute in una zona piuttosto grigia in termini di regolamentazione, secondo l'amministratore delegato di Circle.
In data odierna Jeremy Allaire, CEO dell'emittente di USD Coin (USDC) Circle, è intervenuto su Twitter condividendo le sue riflessioni sulle dinamiche di mercato all'indomani del crollo della Silicon Valley Bank (SVB).
Su Twitter, Allaire ha sottolineato la "profonda ansia del mercato" riguardo all'esposizione generale al sistema finanziario degli Stati Uniti e al rischio di un fallimento del sistema bancario statunitense su larga scala.
L'amministratore delegato di Circle ha sottolineato che la crisi bancaria in corso ha il potenziale di danneggiare molto di più le imprese di criptovalute regolamentate negli Stati Uniti rispetto a quelle regolamentate in altre giurisdizioni, affermando:
"Ironia della sorte, gli operatori che hanno ottenuto la posizione più solida con la regolamentazione statunitense e l'integrazione del sistema bancario americano, sono considerati 'non sicuri', con il timore che gli asset possano essere bloccati".
Allaire ha poi affermato che il contagio della SVB potrebbe potenzialmente condurre il mercato delle criptovalute verso un'area meno regolamentata, esortando i politici statunitensi a riflettere sulle prossime conseguenze. Rivolgendosi alla Casa Bianca e al Congresso degli Stati Uniti, l'amministratore delegato ha affermato che negli ultimi 10 anni non si è mai verificata una situazione in cui gli Stati Uniti avessero così urgentemente bisogno di una "politica chiara, coerente e pragmatica".
"Rischiamo seriamente di assistere alla fuga di un'intera sfera tecnologica strategica dalla leadership degli Stati Uniti", avverte Allaire, aggiungendo:
"In questo momento, i partecipanti al mercato si stanno spostando verso piattaforme prive di supervisione, con esposizioni bancarie e di rischio totalmente opache e con una storia di controlli lassisti sul rischio finanziario e sull'integrità. Non è una buona cosa".
Allaire ha dichiarato che Circle continuerà ad operare all'interno del perimetro normativo e a lavorare per incrementare "i partner bancari di transito e di regolamento". Ha inoltre sottolineato che USDC "non ha perso un colpo" e non ha mai fallito nel liquidare o riscattare ogni USDC per 1 dollaro, anche "durante gli stress test delle scorse settimane".
Come riportato in precedenza da Cointelegraph, Circle ha sperimentato gravi problematiche a causa della sua esposizione alla banca SVB, ormai crollata, con la sua stablecoin USDC che ha perso per breve tempo il suo ancoraggio 1:1 con il dollaro statunitense. La stablecoin ha successivamente riguadagnato terreno, con Circle che ha annunciato Cross River come nuovo partner bancario e ha ampliato i legami con BNY Mellon.
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Le considerazioni di Allaire fanno eco ad alcune constatazioni della community, con alcuni appassionati che esprimono perplessità sul fatto che aziende regolamentate dagli Stati Uniti come Circle siano state colpite dalla crisi, mentre i "chad" – slang utilizzato dalla crypto community per indicare concorrenti più performanti – come Tether (USDT) non abbiano riscontrato finora alcun problema.
USDC vs USDT
una breve storia
USDC vs USDT
— WhalePanda (@WhalePanda) March 15, 2023
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Come riportato in precedenza, a metà marzo Tether è stata una delle prime società a negare l'esposizione alla SVB e ad altre banche statunitensi in difficoltà. Secondo Paolo Ardoino, chief technology officer di Tether, l'emittente di stablecoin non ha alcuna esposizione verso la SVB, Signature Bank o Silvergate.
Traduzione a cura di Walter Rizzo