Durante un convegno sul fintech organizzato a Roma da Fortune Italia, Alessandra Perrazzelli, vice direttrice generale di Bankitalia, ha espresso la posizione della banca centrale su Libra, la tanto discussa stablecoin di Facebook.

Nessuna chiusura a Libra, solo grande prudenza

Come riportato dal quotidiano Il Tempo, Perrazzelli ha spiegato che l'istituzione è aperta all'idea di Libra e sta già dialogando con diversi operatori, sottolineando tuttavia che il progetto porta inevitabilmente con sé delle preoccupazioni che non è possibile ignorare, legate soprattutto ai fenomeni di riciclaggio di denaro sporco: 

"Non abbiamo assolutamente chiuso la porta, anzi stiamo interloquendo con tanti operatori perché non si può restare in una 'riserva indiana'. Ma serve grande prudenza, perché è una scelta che va operata in un'interlocuzione più ampia e perché se oggi abbiamo la capacità di intercettare denaro sporco se non si definiscono regole certe con questi nuovi strumenti questa capacità di controllo si perde."

Agire in fretta, e a livello europeo

L'avvocato genovese, che prima dell'incarico presso la Banca d'Italia ha ricoperto altri ruoli di prestigio in Barclays Bank PLC, Olivetti e Intesa Sanpaolo S.p.A, ritiene che le regole e i "paletti" da imporre al progetto di Facebook non vadano fissati "paese per paese ma per aree geografiche". Le banche centrali dell'eurozona, aggiunge, dovrebbero quindi "chiedersi se vogliamo essere quelli che aprono completamente le porte o quelli che controllano".

Perrazzelli ha tuttavia ammesso che Libra rappresenta una soluzione "geniale" per gli individui unbanked, e in quanto tale merita una risposta rapida e l'attenzione dei regolatori:

"Spero non ci si metta troppo tempo, perché c'è il rischio di essere sorpassati [...] Libra si è approcciata ai regolatori pensando di non riscontrare eccessivi ostacoli e invece ha trovato competenza e attenzione. Ora vogliamo vedere come si forma il board di Libra, che è ancora in divenire.”

L'opposizione di Francia e Germania

La posizione di Bankitalia risulta decisamente più aperta di quella manifestata dagli altri Stati europei. A settembre, Olaf Scholz, Ministro delle Finanze tedesco, ha dichiarato che il governo rifiuterà qualsiasi forma di moneta parallela:

"Dobbiamo proteggere i consumatori e la sovranità dello Stato. Un elemento fondamentale della sovranità dello Stato è la distribuzione di valuta, non lasceremo che siano le aziende private ad occuparsi di questo compito."

Nello stesso mese, il Ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire ha affermato che il paese si opporrà al lancio di Libra in Europa, in quanto "mette a repentaglio la sovranità monetaria degli Stati":

"Tutti i timori legati a Libra non vanno presi alla leggera. Pertanto lo dirò in maniera estremamente chiara: nelle condizioni attuali, non possiamo autorizzare lo sviluppo di Libra sul suolo europeo."