Stando a un’indagine condotta dalla BBC, le criptovalute scomparse dall’ormai chiuso exchange di criptovalute WEX, dal valore complessivo di 450 milioni di dollari, potrebbero essere state trasferite a un fondo appartenente al Federal Security Bureau (FSB), l’agenzia russa di intelligence.

La recente indagine condotta dalla BBC sul caso dell’exchange WEX, che vede il suo co-fondatore Alexandr Vinnik accusato di condotta fraudolenta e riciclaggio di denaro per una somma di 4 miliardi di dollari in Bitcoin (BTC) nell’arco di sei anni, ha fatto emergere nuovi dettagli che presumibilmente metterebbero in correlazione i fondi perduti dai clienti con l’FSB. 

Richiesta di trasferimento dei fondi crypto all’FSB

La BBC ha recuperato dei file audio che dimostrerebbero il legame fra tre figure: tale Anton (probabilmente l’ex funzionario dell’FSB Anton Nemkin); Aleksey Bilyuchenko, un cofondatore dell’exchange BTE-e, e Konstantin Malofeyev, che potrebbe essere in qualche modo legato alla vendita di WEX, spin-off del travagliato BTC-e.

In occasione di un incontro tenutosi nel 2018, Anton avrebbe preteso che Bilyuchenko gli consegnasse i cold wallet contenenti i fondi in criptovalute di WEX. In seguito alla presunta consegna, Bilyuchenko è stato portato in una centrale dell’FSB a Mosca dove alcuni ufficiali in borghese lo hanno interrogato sulle operazioni connesse a WEX. 

Il giorno seguente Anton avrebbe chiesto a Bilyuchenko di trasferire tutte le criptovalute presenti nei portafogli di WEX, sostenendo che tali monete sarebbero stati poi spostati sul “fondo dell’FSB”. Al tempo i portafogli contenevano 450 milioni di dollari in criptovalute, parte dei quali apparteneva agli utenti dell’exchange. 

Alla fine Bilyuchenko ha convenuto a trasferire la somma. Alcune fonti stimano che da quei portafogli siano stati trasferiti in tale occasione 30.000 BTC e 700.000 Litecoin (LTC), ossia 350 milioni di dollari al cambio dell’epoca. 

Ulteriori accuse

Nel mese di luglio Dmitri Vasilyev, ex CEO di WEX, è stato arrestato in Italia. Ad aprile di quest’anno infatti Vasilyev era stato oggetto di un’indagine condotta dalla centrale di polizia di Almaty (città kazaka): il soggetto era accusato di aver frodato un investitore locale per la somma di 20.000 dollari tramite l’exchange WEX. 

Quello stesso mese, il pubblico ministero statunitense ha presentato una denuncia ai danni di BTC-e e Vinnik. Il Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN) ha stabilito la responsabilità civile della condotta tenuta lo scorso anno da BTC-e e Vinnik, ai quali sono state comminate sanzioni pecuniarie rispettivamente pari a oltre 88 e 12 milioni di dollari. 

Nella denuncia si legge chiaramente che BTC-e e Vinnik non avevano avviato le procedure di registrazione in seno al FinCEN, non avevano attuato le procedure AML, né tantomeno avevano segnalato attività sospette.