Secondo quanto recentemente comunicato, l'Innovation Hub della Bank for International Settlements (BIS) procederà alla seconda fase dei test sulla privacy relativi alle valute digitali emesse dalle banche centrali (CBDC) e lancerà un progetto di tokenizzazione basato su blockchain nel 2024.
Il 23 gennaio la BIS ha annunciato il suo programma di lavoro per quest'anno. Il programma prevede sei nuovi progetti che approfondiscono temi quali la cybersecurity, la lotta al crimine finanziario, le CBDC e la finanza green. Nell'annuncio, Cecilia Skingsley, responsabile dell'Innovation Hub della BIS, ha dichiarato che la tokenizzazione costituisce un'altra area cruciale, in cui il nuovo progetto, Promissa, sarà seguito da "ulteriori iniziative".
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Il progetto Promissa, frutto della collaborazione tra la BIS, la Banca nazionale svizzera e la Banca mondiale, mira a realizzare un proof-of-concept (PoC) di una piattaforma per cambiali digitali tokenizzate. Le cambiali rientrano tra gli strumenti finanziari o di debito tradizionali che prevedono l'obbligo di una parte di corrispondere una determinata somma di denaro ad un'altra parte in un determinato momento. Secondo la BIS, la maggior parte delle cambiali, che svolgono un ruolo importante nel sistema finanziario, sono ancora cartacee. La BIS spera di concludere il PoC entro l'inizio del 2025.
Nel frattempo, il Progetto Aurum, condotto congiuntamente dalla BIS e dall'Autorità Monetaria di Hong Kong (HKMA), entrerà in una nuova fase di ricerca in merito di privacy dei pagamenti al dettaglio tramite CBDC. Nel 2022, la HKMA ha completato il sistema interbancario wholesale, l'e-wallet ed un prototipo di CBDC retail per il progetto Aurum.
Altri quattro nuovi progetti della BIS - il Progetto Leap, il Progetto Symbiosis, Hertha e NGFS Data Directory 2.0 - non riguardano direttamente il settore degli asset digitali.
La banca continuerà inoltre a dedicarsi al Progetto Mandala, che cerca di automatizzare le procedure di conformità per i pagamenti transfrontalieri; al Progetto Pyxtrail, che monitora i bilanci degli asset-backed stablecoin; e al Progetto Cambridge, che sperimenta una piattaforma multi-CBDC per i pagamenti transfrontalieri.
Nel 2023 la BIS è risultata essere uno dei principali sostenitori a livello mondiale delle CBDC e un'accesa critica nei confronti delle stablecoin. A novembre 2023, Agustín Carstens, direttore generale della BIS, ha esortato le banche centrali di tutto il mondo a guidare l'innovazione digitale e ha definito le CBDC "l'elemento centrale" di questa leadership.
Traduzione a cura di Walter Rizzo