Attualmente Bitcoin (BTC) ha un prezzo più alto di 5.000$ in Corea del Sud rispetto al resto del mondo, dato che i controlli governativi sui flussi di capitali continuano a rafforzare quel che nella community crypto è stato definito "Kimchi Premium". Mentre Bitcoin si trovava a circa 39.932$ su Coinbase, il prezzo sull'exchange sudcoreano Bithumb era di ben 45.115$.

Secondo una recente dichiarazione di Bank of America, Il Kimchi Premium è dovuto al fatto che il governo della Corea del Sud controlla i flussi di capitali, per impedire il trasferimento transfrontaliero di denaro potenzialmente "scottante".

In un report pubblicato martedì, Bank of America spiega:

"Il prezzo delle criptovalute in Corea è costantemente al di sopra dei prezzi internazionali: questo è il risultato di un efficace controllo del capitale, che impedisce un arbitraggio efficiente dei prezzi onshore e offshore. Il 'Kimchi Premium' persiste proprio a causa dei controlli sui capitali in Corea del Sud."

Il sovrapprezzo del 12,5% in Corea persiste nonostante la recente contrazione settimanale del 30% e i segnali on-chain che mostrano un incremento dei trasferimenti verso gli exchange centralizzati. Il report di Bank of America rivela inoltre che il volume di trading giornaliero ha raggiunto nuovi massimi in Corea nel primo trimestre del 2021, superando i 1.300 miliardi di dollari.

Ma anche la domanda per oro, non soltanto per criptovalute, è in forte crescita in Corea del Sud. Il valore del metallo prezioso è infatti aumentato per quattro giorni consecutivi, raggiungendo livelli che non si vedevano da gennaio.

Attualmente il prezzo di un grammo d'oro in Corea è di 68.200₩ (60,36$), il 9,4% maggiore rispetto a due mesi fa: secondo il Korean Herald, si tratta di un segno delle crescenti preoccupazioni sull'inflazione. Il tasso d'inflazione coreano è infatti impennato dell'1,5% soltanto ad aprile.