Il recente crollo di Bitcoin (BTC), che ha fatto scivolare il prezzo della criptovaluta sotto quota 8.000$, è stato causato da un altro gigantesco sell-off da parte dello schema piramidale PlusToken.

È il parere di svariati analisti in rete, che citano i dati della blockchain a supporto della propria tesi: gli organizzatori della truffa stanno tentando di sbarazzarsi di 2,9 miliardi di dollari in BTC.

I criminali utilizzano servizi di mixing

Ergo, un account su Twitter che tiene traccia delle attività di PlusToken, ha svelato che negli ultimi giorni sono stati venduti circa 13.000 BTC, equivalenti a circa 210 milioni di dollari.

Per rendere molto più difficile il rintracciamento dei fondi rubati, i criminali utilizzano servizi di mixing. Ergo ha identificato due wallet che hanno improvvisamente liquidato ingenti quantità di BTC:

"Sto osservando e analizzando la situazione da mesi, e non riesco a immaginare uno scenario dove le monete non vengono almeno in parte vendute. È probabile che gli exchange fossero al corrente della situazione già a partire da settembre. Avrebbero dovuto congelare gli account allora."

Ergo ha tuttavia sottolineato che in questo momento le vendite stanno avvenendo molto più lentamente rispetto ad agosto dello scorso anno, un periodo decisamente più intenso.

Grafico che mostra i movimenti dei BTC di PlusToken

Grafico che mostra i movimenti dei BTC di PlusToken. Fonte: Chainalysis

"Stanno inondando i mercati di sell order"

È chiaro quindi che le attività di PlusToken stiano significativamente influenzando la volatilità di Bitcoin. Durante la seconda settimana di febbraio, la coppia BTC/USD ha registrato simili turbolenze attorno a quota 10.000$.

"Stanno inondando i mercati di sell order. Sostanzialmente c'è una gigantesca whale che vende non appena il prezzo aumenta", ha spiegato su Twitter l'analista Kevin Svenson.

Al momento della stesura di questo articolo, il prezzo di Bitcoin è in rosso del 9,5% rispetto a ieri e dell'8,2% se comparato alla scorsa settimana.