Bitcoin (BTC) ha dimostrato di non poter essere considerato un bene rifugio, ha affermato su Twitter il celebre sostenitore dell'oro Peter Schiff dopo l'ultimo crollo del valore della criptovaluta.

Bitcoin non è un bene rifugio

In particolare, l'uomo ha scritto:

"Ancora una volta, Bitcoin dimostra di non essere un bene rifugio. Lo scorso venerdì, le crescenti tensioni commerciali hanno fatto precipitare il valore dei mercati globali. Gli investitori hanno pertanto cercato rifugio in asset considerati sicuri: lo yen giapponese, il franco svizzero e soprattutto l'oro hanno registrato ottimi incrementi. Ciononostante, il prezzo di Bitcoin è diminuito persino più di quello delle azioni!"

Con questo tweet, Schiff ha criticato una teoria divenuta molto popolare fra comunità delle criptovalute, secondo la quale Bitcoin verrebbe utilizzato dagli investitori come copertura per il proprio patrimonio, specialmente in regioni con economie particolarmente instabili.

L'uomo ha poi continuato:

"A partire da giovedì scorso, Bitcoin ha perso più valore di tutti i principali indici di borsa, mentre il prezzo di oro e argento è aumentato."

La reazione della comunità

Queste argomentazioni non sembrano aver convinto i sostenitori di Bitcoin. Sempre su Twitter, l'utente conosciuto con il nome di Parabolic Trav ha infatti risposto:

"E perché mai Bitcoin dovrebbe essere un bene rifugio? Nel paradigma attuale, i beni rifugio sono le obbligazioni. Nemmeno l'oro è un investimento sicuro."

Il commento fa riferimento al fatto che il Tesoro degli Stati Uniti sta prendendo in considerazione l'idea di titoli statali estremamente lunghi, della durata di 50 o 100 anni. 

Parabolic Trav ha poi affermato:

"Bitcoin funziona in maniera molto semplice: con il passare del tempo i numeri aumentano. Non è possibile adattarlo agli strumenti d'analisi tradizionali."