Tra novembre e dicembre 2017, il prezzo di Bitcoin (BTC) ha tracciato una crescita parabolica conclusa al massimo storico dei 20.000$.

Ci sono tre ragioni per cui Bitcoin potrebbe assistere a un simile trend nei prossimi mesi. Primo, il ciclo post-halving sta iniziando a concretizzarsi. Secondo, l’indice di forza relativa (RSI) suggerisce che c’è ancora spazio per un ulteriore aumento. Terzo, il rialzo non è surriscaldato, per lo meno nel mercato dei derivati.

L’RSI a lungo termine mostra che Bitcoin non è ipercomprato

PlanB, creatore dell’indicatore Stock to Flow (S2F), ha condiviso un grafico dell’RSI a lungo termine di Bitcoin. L’indicatore, usato per misurare se un asset versa in condizioni di ipercomprato o ipervenduto, segnala che BTC si trova ancora a un livello neutrale.

Indice di forza relativa (RSI) di Bitcoin
Indice di forza relativa (RSI) di Bitcoin. Fonte: PlanB

Anche se Bitcoin è aumentato da 10.500$ a 14.900$ nel giro di un mese, l’RSI mostra che c’è ancora spazio per un’ulteriore crescita.

A dicembre 2017, per esempio, l’RSI di Bitcoin aveva superato i 95 punti. Quando l’RSI oltrepassa la soglia dei 75 punti, i trader iniziano a considerare l’asset ipercomprato. Attualmente, l’RSI a lungo termine di BTC rimane sotto i 70 punti.

Il ciclo post-halving si sta materializzando come il precedente

Nel 2017, una delle principali narrative sulla bull run di Bitcoin è stato l’halving avvenuto nel 2016. Un evento di halving del block reward, ricorrente ogni quattro anni circa, dimezza i BTC prodotti dai miner.

La produzione rallentata di Bitcoin porta a un calo complessivo degli afflussi di BTC verso gli exchange, provocando una riduzione dell’offerta.

L’ultimo halving ha avuto luogo a maggio 2020, e nel 2017 Bitcoin ha dato inizio alla sua scalata pochi mesi dopo l’attivazione dell’halving. L’attuale aumento di Bitcoin risulta in linea con i suoi movimenti macro precedenti.

Il rialzo non è surriscaldato, meno venditori nel mercato spot

Negli ultimi cinque giorni, il funding rate di Bitcoin è rimasto in territorio negativo sui principali exchange, in particolare su Binance Futures. Questo dimostra che la maggioranza nel mercato future aveva posizioni short su BTC.

Un movimento si può considerare surriscaldato quando il funding rate dei future inizia a incrementare oltre la media, equivalente allo 0,01%. In queste settimane, il funding rate di BTC è rimasto compreso tra -0,01% e 0,01%, indicando una situazione piuttosto neutrale nel mercato dei derivati.

Oltre al mercato dei future poco affollato, anche il mercato spot presenta meno venditori. Secondo TensorCharts, ci sono alcuni ordini di vendita a 15.000$, ma nessun grande venditore a questo livello e sopra di esso.

Ordini di vendita per Bitcoin su Binance
Ordini di vendita per Bitcoin su Binance. Fonte: TensorCharts.com

La scarsa resistenza tra i 15.000$ e i 20.000$ aumenta le probabilità di un nuovo massimo da record nei mesi a venire.

Se dovesse verificarsi lo stesso ciclo post-halving del 2017, in teoria Bitcoin raggiungerebbe il suo picco nel secondo trimestre del 2021. In tal caso, è possibile che BTC superi di gran lunga i 20.000$.

L’attuale trend rialzista dimostra uno slancio immensamente forte per Bitcoin, in quanto i miner hanno iniziato a vendere BTC. Questo suggerisce che il mercato sta assorbendo la pressione di vendita proveniente dai miner.