Nuovi cali significativi per i mercati delle criptovalute: il Bitcoin (BTC) segna un altro minimo annuale, mentre negli ultimi sette giorni Bitcoin Cash (BCH) ha perso quasi il 50%, come mostrano i dati di CoinMarketCap.

La maggior parte delle prime 20 criptovalute per capitalizzazione di mercato è in rosso, con alcune altcoin in perdita di oltre il 10% rispetto alla giornata di ieri.

Market visualization from Coin360

Grafico fornito da Coin360

Il Bitcoin è finito sotto la soglia dei 4.200$, toccando un minimo di 4.195$, valore che non si registrava dal settembre del 2017. Al momento della stesura di questo articolo, la criptovaluta più famosa al mondo è in ribasso di circa il 4,5%, con una quotazione di 4.291$. Dopo il forte crollo della settimana scorsa, il grafico settimanale del Bitcoin segna un preoccupante -23%.

Secondo CoinMarketCap, la sua dominance sul resto del mercato si aggira sul 54%.

Bitcoin 24-hour price chart

Prezzo del Bitcoin nelle ultime 24 ore. Fonte: CoinMarketCap

Anche Ripple (XRP), la seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato, è stata colpita dal calo di oggi: il token californiano ha perso il 7,6% rispetto alla quotazione di ieri, finendo a 0,402$. Rispetto alla settimana scorsa, è in ribasso del 14%.

Ripple 24-hour price chart

Prezzo di Ripple nelle ultime 24 ore. Fonte: CoinMarketCap

Ethereum (ETH) si aggira sui 120$, circa il 30% in meno rispetto al valore degli ultimi sette giorni.

Il calo settimanale più netto è stato quello di Bitcoin Cash (BCH). Tanto criticata per il suo hard fork, che secondo alcuni sarebbe addirittura la causa del collasso dei mercati, la criptovaluta ha perso quasi il 50% rispetto al valore del 16 novembre. Con una quotazione di 204$, la moneta è inoltre in calo del 6,5% rispetto alla giornata di ieri.

La capitalizzazione complessiva del mercato si aggira sui 138 mld di dollari, mentre il volume giornaliero di transazioni si è stabilizzato intorno ai 14-15 mld, dopo aver toccato i 25 mld di dollari nella giornata di martedì 20 novembre.

Total market capitalization one-year chart

Grafico giornaliero della capitalizzazione complessiva del mercato. Fonte: CoinMarketCap

Stephen Innes, responsabile del trading di OANDA Asia Pacific, ha dichiarato a Bloomberg che ci sono ancora "molte persone" sul mercato nonostante la situazione attuale. Tuttavia, l'esperto ritiene che se il Bitcoin dovesse crollare in zona 3.000$, il mercato "diventerebbe un mostro", e molta gente si metterebbe "alla ricerca di vie d'uscita".

Ritenendo che il Bitcoin potrebbe anche scendere fino a 2.500$ entro gennaio 2019, Innes è certo che vedremo un andamento inverso in altri asset, in particolare nell'oro:

"I prezzi dell'oro saliranno molto, e cominceremo a vedere una relazione inversa tra oro e criptomonete."

Tuttavia, l'esperto ritiene che nel breve periodo il Bitcoin potrebbe valere tra i 3.500$ e i 6.500$, un intervallo abbastanza ampio.

A causa del crollo dei mercati, l'industria ha registrato un collasso del settore del mining, causato della massiccia riduzione dei profitti. Nella giornata di ieri, Cointelegraph ha segnalato che in Cina alcune aziende starebbero addirittura "svendendo" le proprie apparecchiature al chilo, piuttosto che per unità.