In data odierna Bitcoin (BTC) tenta di riottenere i 24.000$ come supporto prima dell'apertura di Wall Street, mentre i nuovi dati sull'inflazione scatenano preoccupazioni per l'euro.
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La stima dell'inflazione dell'Eurozona non mostra alcun picco
Cointelegraph Markets Pro e TradingView confermano come BTC/USD abbia mantenuto la maggior parte dei suoi ultimi guadagni, dopo aver raggiunto quasi 24.500$ durante la notte.
La situazione macro odierna porta notizie negative per lo Spazio Economico Europeo (SEE), attestando le ultime stime sull'inflazione dell'euro all'8,9% per il corrente mese, ancora in crescita rispetto all'8,6% di giugno.
"Se si considerano le principali componenti dell'inflazione dell'area euro, si prevede che l'energia registrerà il tasso annuo più alto a luglio (39,7%, rispetto al 42,0% di giugno), seguita da prodotti alimentari, alcolici e tabacco (9,8%, rispetto all'8,9% di giugno), beni industriali non energetici (4,5%, rispetto al 4,3% di giugno) e servizi (3,7%, rispetto al 3,4% di giugno)", riferisce un rapporto redatto da Eurostat.
I dati forniscono un curioso contrasto in alcuni Stati membri dell'Unione Europea, dove la crescita ha superato le aspettative nonostante i dati sull'inflazione più alti nella storia dell'euro. Ciò ha portato alcuni analisti a sospettare che non fosse tutto come ci si aspettava.
Un fondo di spesa di 800 miliardi di euro per coprire una triste realtà.
800B Euro spending fund papering over sad realities. https://t.co/31m7ZviKtb
— Tamay Ozgokmen (@TOzgokmen) July 29, 2022
Il dilemma europeo, tuttavia, ha sostenuto il dollaro statunitense, che a luglio si era ritirato dai massimi ventennali rispetto al paniere di valute dei partner commerciali.
Oggi l'indice del dollaro statunitense (DXY) ha toccato 105,54, il valore più basso dal 5 luglio, prima di rimbalzare intorno a 106 al momento della stesura.
Trattandosi di una correlazione inversa fondamentale per i mercati delle criptovalute, ulteriori progressi del DXY potrebbero segnalare nuove pressioni sulla price action di BTC.
"Il DXY è appena sceso al precedente massimo, l'attuale supporto, e sembra mantenerlo. Un possibile rimbalzo a 107, 108 prima di un ulteriore calo", prevede il popolare account di trading Mikybull Crypto in un nuovo aggiornamento su Twitter, aggiungendo che questo scenario comporterebbe un pullback a 22.800$ per BTC/USD.
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In una svolta rialzista probabilmente inaspettata, Arthur Hayes, ex-CEO della piattaforma di derivati BitMEX, ha lasciato intendere che l'indebolimento del dollaro sia ormai imminente.
Dopo l'ultimo rialzo dei tassi di riferimento da parte della Federal Reserve, Hayes ha dichiarato che il ritorno della banca centrale ad una politica monetaria accomodante e a tassi neutrali sia ormai alle porte.
Il presidente della Fed Jerome Powell, suggerisce ieri Hayes, non aumenterà più i rialzi, definendo il momento "Powell pivot".
Il Powell Pivot è giunto, sono pronto e lo è anche il mio portafoglio.
The Powell Pivot is here, my body is ready and so is my portfolio. pic.twitter.com/hlI8lzqLcX
— Arthur Hayes (@CryptoHayes) July 28, 2022
La teoria, come recentemente riportato da Cointelegraph, ruota attorno al fatto che la Fed abbia ormai poco margine di manovra in merito ad ulteriori rialzi dei tassi, che aumenterebbero la probabilità di una recessione più marcata dell'economia statunitense.
A causa dei due trimestri consecutivi negativi, gli ultimi dati sul PIL pubblicati questa settimana pongono gli Stati Uniti in una recessione tecnica.
Le opinioni qui espresse sono esclusivamente dell'autore e non riflettono necessariamente quelle di Cointelegraph.com. Ogni investimento comporta dei rischi: dovresti condurre le tue ricerche prima di prendere una decisione.