Secondo una nuova analisi Bitcoin (BTC) potrebbe registrare nuovi guadagni nel giro di una settimana, grazie all'aumento degli acquisti di BTC da parte delle istituzioni.
In un post su X pubblicato in data odierna, Charles Edwards, fondatore del fondo crypto quantitativo Capriole Investments, è intervenuto in merito al boom dei deflussi dall'exchange statunitense Coinbase.
Analisi: Istituzioni dovrebbero innescare nuovi rialzi del prezzo di BTC
Con il rallentamento dell'inflazione negli Stati Uniti e la previsione di un calo dei tassi di interesse per il mese prossimo, Bitcoin è nuovamente nel mirino degli acquirenti istituzionali.
Come riportato martedì da Capriole, il 75% dei volumi di Coinbase proveniva da operatori istituzionali.
“Tutti i valori superiori al 75% hanno registrato un aumento dei prezzi una settimana più tardi”, sottolinea.
Capriole stima che la “domanda in eccesso” istituzionale di questa settimana sia pari al 600% del numero di BTC estratti quotidianamente, che è di circa 450.
Martedì, le sole tesorerie aziendali di Bitcoin hanno aumentato le loro partecipazioni di 810 BTC, superando il risultato di lunedì, pari a quasi 3.000 BTC.
Bitcoin benefits from Fed rate-cut optimism
Tali sviluppi hanno fatto seguito alla pubblicazione dei dati sull'indice dei prezzi al consumo (CPI) statunitense per luglio, inferiori alle attese, e alla spinta del prezzo di BTC verso i massimi storici.
Alla domanda sul perché le istituzioni abbiano reagito in modo così “folle”, Edwards è tornato a insistere sulle prospettive dei tassi d’interesse.
"Ieri l’inflazione è stata in linea con le attese, il che significa che è certo che la Fed taglierà i tassi il mese prossimo e probabilmente tre volte quest’anno”, riferisce in un post.
“Al momento, il mercato sta valutando la possibilità di un taglio significativo dello 0,5%, vista la situazione occupazionale sfavorevole. Tassi in calo = aumento degli asset di rischio, con Bitcoin che storicamente risulta il cavallo vincente.”
Gli ultimi dati forniti dal FedWatch Tool del CME Group evidenziano che i mercati anticipano in modo schiacciante un taglio dello 0,25% a settembre.
“I tagli impliciti nel mercato per il 2025 sono rimasti invariati dopo la pubblicazione, con i prezzi che continuano a riflettere tagli dei tassi di circa 60 punti base”, è quanto riferisce la società di trading QCP Capital in merito alle reazioni del CPI nell’ultima edizione del suo regolare aggiornamento di mercato “Asia Color”.
“Anche il terminal rate è rimasto stabile, nonostante un mercato dell'occupazione più debole e le aspettative di una politica più accomodante da parte del presidente della Fed nel 2026. Il posizionamento sui futures suggerisce che gli investitori ritengono che il 3% sarà il livello minimo della Fed nel 2026”.
QCP attende il simposio di Jackson Hole della prossima settimana, dove potrebbero emergere ulteriori indizi sulle prossime misure che adotterà la Fed.
Questo articolo non fornisce consigli o raccomandazioni di investimento. Ogni operazione comporta dei rischi: i lettori dovrebbero condurre le proprie ricerche prima di prendere una decisione.