Come riportato da Bloomberg il 16 settembre, JPMorgan Chase è stata coinvolta in un'indagine sul comportamento di almeno una dozzina di trader di metalli preziosi.

JPMorgan ha eseguito "migliaia" di operazioni illegali

Secondo gli investigatori, i dipendenti della compagnia avrebbero ricorso volontariamente a pratiche di price-fixing dei metalli preziosi in migliaia di occasioni. Di conseguenza, sia i partecipanti al mercato che i clienti di JPMorgan avrebbero quindi subito delle perdite.

"Essendo una pratica ampiamente diffusa nel banco, è stata utilizzata in migliaia di episodi per un periodo di otto anni ... Seguiremo le prove ovunque ci conducano, sia attraverso i banchi qui che in qualsiasi altra banca", scrive Bloomberg, citando le parole del procuratore Brian Benczkowski.

JPMorgan è ben nota per il suo forte scetticismo verso le criptovalute. Il CEO Jamie Dimon è diventato famoso per le sue numerose affermazioni negative nei confronti di Bitcoin, cominciate nel 2017 quando definì la moneta "una truffa vera e propria".

Da allora, Dimon sembra aver cambiato idea, si è impegnato a non discutere nuovamente della questione Bitcoin in pubblico, e in alcuni commenti privati a Cointelegraph ha negato la sua avversione verso la criptovaluta più famosa al mondo.

Bitcoin, banchieri e frodi

Recentemente, la banca ha rilasciato la propria valuta digitale, chiamata JPM Coin, che ha attratto diverse critiche per le sue caratteristiche tecniche.

L'irona dello scandalo dei metalli preziosi non è passata inosservato alla comunità crypto.

"Sono stati accusati di frode bancaria e manipolazione del mercato. Ma il CEO mi aveva detto che è Bitcoin la vera truffa", ha riassunto l'analista di Twitter noto come Rhythm.

JPMorgan non è l'unica banca ad aver emesso degli avvisi sulla presunta natura fraudolenta delle criptovalute, per poi essere coinvolta in vari tumulti legali.

Nel 2018, l'istituto finanziario olandese Rabobank ha affermato che Bitcoin presentava dei rischi di conformità associati al riciclaggio di denaro. Successivamente, le autorità hanno multato la compagnia con una sanzione da 369 milioni di dollari per riciclaggio di denaro.