Bitcoin (BTC) ha chiuso giugno appena sotto i 20.000$: un rialzo all'ultimo minuto ha impedito che l'asset chiudesse il mese in negativo del 40%.

Bitcoin potrebbe rimanere "noioso" per mesi, avvertono gli analisti
I dati di Cointelegraph Markets Pro e TradingView mostrano un rialzo di BTC/USD poco prima della chiusura mensile, che si è attestata sui 19.924$ su Bitstamp.
In questo modo, Bitcoin ha evitato per un pelo la sua prima chiusura mensile al di sotto del massimo del precedente ciclo di halving. Nel 2017, su Bitstamp BTC aveva raggiunto un picco di circa 19.770$.
"Giusto in tempo."
Right on time. #BTC pic.twitter.com/KxZiOF0kF8
— Material Indicators (@MI_Algos) June 30, 2022
Ma nonostante il colpo di reni finale, giugno 2022 rimane il mese peggiore da settembre 2011, con una perdita di ben il 37,3%. Lo slancio rialzista è stato inoltre di breve durata, dato che quest'oggi la coppia BTC/USD si è nuovamente avvicinata ai 19.000$.
Bitcoin si è indebolito parallelamente alle azioni statunitense: il secondo trimestre del 2022 è stato il peggiore dal 1970 per l'S&P 500, mentre il Nasdaq ha registrato il suo semestre più debole dal 1998.
Michael J. Burry, investitore noto per aver previsto la crisi dei subprime e la conseguente Grande Recessione del 2008, ha commentato:
"Corretto per l'inflazione, nella prima metà del 2022 l'S&P 500 ha perso il 25-26%, il Nasdaq il 34-35%, mentre Bitcoin il 64-65%. Si è trattato di un multiple compression, presto assisteremo anche a una compressione degli utili. Quindi, probabilmente ci troviamo solo a metà strada."
Burry ha inoltre previsto che, entro la fine dell'anno, la Federal Reserve degli Stati Uniti abbandonerà il proprio piano per ridurre l'inflazione tramite Quantitative Tightening (QT), adottando invece politiche più accomodanti.
William Clemente, Lead Insights Analyst presso Blockware, ha aggiunto:
"Ci sono segnali di bottoming e accumulo ovunque, i grossi fondi e i lender stanno fallendo. Il peggior trimestre di sempre, i nocoiner ci stanno distruggendo. L'intera timeline indica che questa volta sarà diverso. [...]
Anche se troveremo una zona di accumulo, probabilmente assisteremo comunque a mesi di noia e lenta capitolazione."

Acquisti in aumento su Coinbase Pro
Ma sembra che tra gli investitori istituzionali si stia lentamente risvegliando un certo desiderio d'acquisto, ora che l'asset è tornato sotto i 20.000$.
Come evidenziato dalla piattaforma di analisi on-chain CryptoQuant, il 30 giugno il cosiddetto "Coinbase Premium" è tornato in territorio positivo per la prima volta in due mesi.
Il "Coinbase Premium" indica la differenza tra il prezzo di BTC su Binance e sul ramo istituzionale dell'exchange statunitense Coinbase, Coinbase Pro. Quando questo parametro è positivo, indica che gli investitori stanno pagando un prezzo maggiorato su Coinbase Pro, e di conseguenza che la domanda fra i trader professionisti è in aumento. Il 30 giugno, il Premium si attestava a 0,217.

Ki Young Ju, CEO di CryptoQuant, ha tuttavia precisato:
"Ovviamente, questo aumento non indica un'imminente bull run. Ci dice soltanto che vi sono acquirenti istituzionali in questa fascia di prezzo."